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Tahiti. Salute, cannabis e giurisprudenza
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Articolo di Rosa a Marca
4 marzo 2003 17:50
 
"Il consumo di cannabis e' necessario a salvaguardare la salute", recita una sentenza pronunciata il 27 giugno 2002 dalla Corte d'appello di Papeete. La distanza di questa giurisdizione francese spiega perche' la decisione del tribunale sia passata inosservata. Ma ora un giurista dell'universita' della Polinesia la critica nel Recueil Dalloz del 27 febbraio, ritenendo provocatorie le parole della Corte quando invoca il motivo di "necessita'" per liberare un paraplegico di 55 anni, coltivatore di cannabis, e si appoggia all'articolo 122-7 del Codice penale che recita: "Non e' penalmente responsabile la persona la quale, di fronte a un pericolo reale, compia un atto necessario alla salvaguardia personale".
I fatti: Loic M. era stato condannato a sei mesi di detenzione per avere "detenuto senza autorizzazione amministrativa delle piante velenose classificate come stupefacenti". Vale a dire, 305 piante di cannabis coltivate in giardino. Loic M. aveva spiegato che gli servivano per preparare delle tisane, le uniche in grado di calmare i dolori mentre gli altri medicinali gli danneggiano i reni.
E infatti la Corte nella sua decisione afferma: "E' noto a tutti che la cannabis talvolta viene utilizzata per lenire i dolori. Ne' si puo' rimproverare all'imputato di avere fatto commercio o di avere offerto ad altri le sue piante. Il loro numero si giustifica con la necessita' di ottenere piante femmine, le sole in grado di procurargli la qualita' di fiori necessaria alle tisane". Dunque, conclude la Corte, Loic M. e' effettivamente soggetto a un danno reale, ossia alle proprie sofferenze. E la cannabis serve a preservare la sua salute e dunque la "sua persona".
Secondo Pascal Gourdon, professore di Diritto a Papeete, lo stato di necessita' e' da intendersi come la tutela di alcuni interessi morali superiori, quali l'onore o la dignita'. La corte di Papeete -argomenta- ha fatto del rifiuto della sofferenza un obiettivo superiore a quello del rispetto della legge sul traffico di stupefacenti; in realta' le sofferenze patite dal soggetto non mettono in gioco la sua vita.
L'uso della cannabis a fini terapeutici e' autorizzato in Svizzera, Australia, Canada, Olanda, Gran Bretagna e in 35 Stati Usa. ma non in Francia. Lo ha ricordato il tribunale amministrativo di Parigi nel maggio 2001. Bernard Kouchner, allora ministro della Sanita', si era invece pronunciato a favore dell'uso terapeutico della cannabis.
 
 
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