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Spagna. Quadruplicano i cocainomani che chiedono cure
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Articolo di Donatella Poretti
27 maggio 2003 16:53
 
Le richieste di trattamento da parte di persone che hanno problemi con la cocaina si sono quadruplicate in Spagna dal 1996, e attualmente rappresentano il 34% del totale di richieste legate all'abuso di stupefacenti, secondo i dati presentati oggi da Gonzalo Robles, delegato del Governo per il Piano Nazionale Antidroghe.
Robles e' intervenuto alla Commissione Mista per lo studio del problema delle droghe su richiesta del gruppo socialista, per verificare se i dati spagnoli sulla mortalita' e i consumatori problematici, gli indicatori epidemiologici, rispettano le direttrici europee in maniera tale da confrontarli con quelli degli altri Paesi dell'Unione. Robles ha ammesso che devono essere fatte delle migliorie per ottenere "stime piu' valide". Carmen Romero del Psoe ha denunciato che "se non ci sono dati comparativi non si puo' vedere se la questione viene affrontata in linea con l'Unione Europea", l'accusa e' quella di fornire informazione "ermetica" e percio' non affidabile, anche in merito alla disomogeneita' nei dati delle comunita' autonome.
Ma oltre a questa questione molto tecnica, Robles ha detto che ci sono 160 mila cittadini spagnoli sottoposti attualmente a trattamento per la loro dipendenza dalle droghe, e la cocaina ha superato negli ultimi anni l'eroina come principale sostanza il cui abuso provoca la richiesta da parte del tossicodipendente.
Robles ha avvertito che droghe come la cocaina, l'hashish o le sostanze di sintesi iniziano "a mostrare il loro volto" (dal punto di vista dell'impatto sanitario) dopo un "silenzio clinico" che e' oscillato dai 4 ai 7 anni, a seconda del tipo di sostanza. Questa evoluzione va di pari passo a quella dei consumi, in maniera tale che quando questi ultimi aumentano, in seguito cresce la domanda di trattamento. Secondo le previsioni del Piano antidroghe questo avverra' anche per le droghe di sintesi e gli spinelli. Le prime gia' vedono un 1,9% di domande di trattamento, mentre per i derivati della cannabis si sta gia' registrato un 14% delle richieste di intervento.
 
 
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