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Spagna. Madrid, capitale europea della cocaina
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Articolo di Rosa a Marca
18 febbraio 2003 16:19
 
Il primo dicembre scorso, un centinaio di poliziotti attendeva nel porto di Gerona in Catalogna l'arrivo del piroscafo Romios proveniente dall'America latina. Il piroscafo, battente bandiera delle Bahamas, ufficialmente avrebbe dovuto scaricare frutti esotici, ma si sospettava che ben altra fosse la merce trasportata. Sospetto fondato, visto che la perquisizione ha consentito di scoprire non meno di 1400 chili di cocaina pura, nascosta sotto le casse di papaia fresca.
La droga aveva come destinazione finale Madrid.
Quest'operazione, conclusasi con l'arresto del capitano e di una decina di marinai latinoamericani, ha confermato i timori della polizia nazionale: la Spagna tende a diventare la principale porta d'entrata della droga in Europa, e Madrid il centro logistico del traffico di cocaina.
L'anno scorso Guardia Civil ha sequestrato 5.230 chili di cocaina nel solo aeroporto di Madrid, quasi il triplo rispetto al 2001. "Non si puo' parlare di grandi organizzazioni con dei laboratori, ma di cucinotti in numerosi appartamenti del centro e nei quartieri popolari, dove si taglia e si confeziona la cocaina prima di metterla sul mercato", spiega un poliziotto esperto.
Non e' per caso che la capitale spagnola sia diventata la porta girevole della polvere bianca. Madrid e' la citta' spagnola dove si concentra la piu' grande comunita' colombiana della Spagna. Sono 67.556 persone, secondo dati ufficiali, piu' qualche migliaio di clandestini. Questa presenza massiccia ha dato luogo, negli anni scorsi, alla formazione di numerose piccole bande di trafficanti. Secondo i servizi di sicurezza, il mercato della cocaina sarebbe nelle mani dei colombiani, mentre l'hashish e' controllato dai marocchini e l'eroina da rumeni e gitani. Tra tutti i traffici di droga, quello della cocaina e' il piu' redditizio poiche' e' uno degli stupefacenti piu' consumati in Spagna (560.000 cocainomani), ed e' venduto a prezzi elevati, ossia tra i 40 e i 90 euro al grammo.
Eliminati i grandi cartelli della droga in Colombia durante gli anni 90, il traffico spagnolo della cocaina si e' modificato. "La caduta dei boss, come Pablo Escobar o Rodriguez Oreijuela, ha generato la moltiplicazione di piccole cellule, che si spartiscono i vari quartieri di Madrid", commenta un responsabile di Guardia Civil. Queste nuove organizzazioni sono piu' difficili da smantellare poiche' sono piccole bande, formate da una decina di giovani dai 20 ai 30 anni, che si distribuiscono la vendita di circa cinque chili di cocaina al mese. La concorrenza tra le varie organizzazioni ha dato luogo a dei feroci regolamenti dei conti nel cuore della capitale e negli ultimi due anni sono morte circa trenta persone nello scontro tra bande rivali. "I colombiani sbarcano a Madrid con abitudini e metodi robusti per regolare i conflitti, e seminano il panico", constata un poliziotto. La recrudescenza della violenza ha indotto le autorita' spagnole a fare appello a poliziotti colombiani specializzati nella lotta alla droga: da un anno, la Direzione centrale della polizia giudiziaria della Colombia invia regolarmente a Madrid degli agenti, incaricati di perlustrare le discoteche e i luoghi d'incontro della comunita' emigrata.
I colombiani hanno diversificato le loro attivita' criminali. Oltre al traffico di droga, si sono specializzati nelle rapine a mano armata nei quartieri residenziali della capitale. Una cinquantina di bande si suddividono le zone chic della citta', alla ricerca di gioielli di valore. Nel 2002, la polizia ha registrato una cinquantina di furti. Armati di coltello o di revolver 357 magnum, entrano nelle ville e minacciano i proprietari. Secondo la polizia spagnola, la maggior parte dei delinquenti sono colombiani accusati di crimini o di traffico di droga nel loro Paese.
 
 
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