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Spagna. Catalogna: i problemi sui programmi di assistenza ai tossicodipendenti
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Articolo di Rosa a Marca
17 maggio 2003 14:29
 
I programmi di mantenimento con il metadone hanno certamente migliorato la qualita' della vita dei tossicodipendenti. Il trattamento ha mostrato la sua efficacia nella riduzione di alcune delle conseguenze del consumo di droga, come la morte per overdose, l'infezione da Hiv o anche dei reati connessi al reperimento della sostanza. Cio' che invece costituisce una zavorra per il successo complessivo di queste iniziative e' il tabu' sociale, che ostacola l'inserimento di oltre 9000 persone in trattamento nella Catalogna. E' quanto dimostra uno studio elaborato da Instituto para la Promocion Social (IPSS) effettuato su 356 tossicomani che stanno seguendo il programma metadonico.
Uno degli aspetti piu' complicati del reinserimento sociale e' il mondo del lavoro. Il 54,4% dei tossicodipendenti che seguono i programmi, ottiene una retribuzione inferiore ai 450 euro del salario minimo interprofessionale. Il 42,8%, inoltre, e' in disoccupazione e riceve meno di 300 euro al mese. La maggiorparte di coloro che non hanno un lavoro sopravvive grazie agli aiuti familiari, le prestazioni assistenziali concesse da varie istituzioni e, in percentuale inferiore, dello spaccio di droga su scala ridotta, furti, prostituzione.
"E' necessario dare un sostegno economico ai programmi formativi affinche' coloro che seguono il trattamento non dipendano da un lavoro precario", propone il responsabile dell'indagine, José Manuel Alonso Varea.
La precarieta' lavorativa dei tossicodipendenti in cura metadonica si trasferisce nell'ambito familiare e sociale. Il 45,2% degli intervistati, di eta' compresa tra i 30 e i 39 anni, afferma di abitare con un familiare, mentre l'11,25% vive in alloggi di fortuna o per strada.
L'unico aspetto apprezzabile e' il miglioramento delle relazioni familiari. Tuttavia, lo studio segnala che solo la meta' dei tossicomani vive con i propri figli. E, in questi casi, i bambini non vivono in un ambiente adeguato. "Gli operatori riconoscono che questo e' un aspetto che ha scarse risorse. E' necessario diminuire le situazioni di rischio per i bambini che vivono con i genitori e stabilire dei programmi socio-educativi", afferma Alonso.
Il responsabile dello studio sostiene che il 94% dei drogati dichiara che seguire un programma metadonico migliora la qualita' della vita. Tuttavia, esiste il rischio di una cronicizzazione . "La maggioranza non si pone nell'ottica di smettere perche' percepisce la propria dipendenza come un fatto cronico", aggiunge Alonso.
 
 
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