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Relazione europea sulla droga 2024: fatti e cifre principali
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Articolo di Redazione
11 giugno 2024 12:43
 
Potenti sostanze sintetiche, nuove miscele di droghe e il cambiamento dei modelli di consumo rappresentano una minaccia crescente in Europa. Queste sono alcune delle questioni evidenziate oggi dall’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (EMCDDA) in occasione della pubblicazione della Relazione europea sulla droga 2024: tendenze e sviluppi (1).

La disponibilità di droghe rimane elevata in Europa, dove il mercato offre una gamma diversificata di prodotti. I consumatori di droghe hanno ora accesso a una più ampia varietà di sostanze psicoattive, spesso di grande potenza o purezza, o in nuove forme, miscele e combinazioni. A causa dell’impossibilità dei consumatori di conoscere l’esatta composizione della sostanza acquistata, essi possono assumere sostanze a propria insaputa ed essere soggetti a maggiori rischi per la salute, tra cui l’avvelenamento potenzialmente letale.

La relazione evidenzia preoccupazioni in merito a potenti oppiacei sintetici, la cui composizione può non essere nota al consumatore o che a volte vengono miscelati con medicinali e altre droghe; MDMA adulterata con catinoni sintetici; e prodotti a base di cannabis adulterati con cannabinoidi sintetici. Alla fine del 2023 l’EMCDDA monitorava oltre 950 nuove sostanze psicoattive, 26 delle quali segnalate in Europa per la prima volta in tale anno.

Un messaggio chiave contenuto nella relazione di quest’anno è che il «policonsumo di sostanze», ossia l’utilizzo di due o più sostanze psicoattive contemporaneamente o in sequenza, è oggi comune in Europa. Indipendentemente dal fatto che comporti l’assunzione di benzodiazepine con oppiacei o di cocaina con alcol, questo modello di consumo può aumentare i rischi per la salute e complicare la modalità di intervento (ad esempio la risposta all’overdose). Tali situazioni risultano ancora più difficili da affrontare quando le miscele di droghe sono consumate inconsapevolmente.

Secondo quanto si afferma nella relazione, «[u]na delle sfide che la sorveglianza in materia di droga deve affrontare nel 2024 consiste nel comprendere meglio quali stupefacenti vengono effettivamente consumati e in quali associazioni». Fra le priorità della nuova Agenzia dell’Unione europea sulle droghe (EUDA), che diventerà operativa il 2 luglio, vi saranno il rafforzamento del monitoraggio dei modelli di policonsumo di sostanze e il miglioramento della comprensione delle componenti necessarie per l’efficacia degli interventi di prevenzione, trattamento e riduzione del danno (2). L’Agenzia potenzierà inoltre la propria capacità di analisi attraverso una rete UE di laboratori forensi e tossicologici.

La commissaria europea per gli Affari interni Ylva Johansson ha affermato: «Il mercato europeo della droga evolve in modo rapido e volatile e alimenta la violenza e la corruzione. Il flusso di sostanze illecite raggiunge l’Europa in particolare attraverso i porti. Per questo motivo abbiamo istituito un’Alleanza europea dei porti, allo scopo di rafforzare la resilienza dei nostri centri logistici contro le minacce poste dalla criminalità organizzata. Per combattere una rete, occorre «fare rete». Nel frattempo continuano a emergere nuove droghe e nuovi pericoli. Ecco perché abbiamo dotato l’Agenzia sulle droghe di maggiori poteri e risorse. L’Agenzia svolge un lavoro molto importante, mettendoci in guardia dalla diffusione e dai pericoli delle droghe. La Relazione europea sulla droga è una risorsa fondamentale per i responsabili politici. Dobbiamo essere vigili; dobbiamo essere preparati.»

Evoluzione del problema degli oppiacei in Europa: nitazeni, una minaccia emergente
L’eroina rimane l’oppiaceo illecito più comunemente usato in Europa ed è all’origine di una parte significativa dei problemi di salute associati al consumo di sostanze illecite. Il mercato europeo degli oppiacei, tuttavia, è sempre più complesso e comprende una varietà di sostanze, tra cui gli oppiacei sintetici. Rispetto al Nord America, gli oppiacei sintetici hanno una rilevanza relativamente limitata nel mercato europeo della droga in generale, ma svolgono un ruolo di primo piano nel mercato degli oppiacei dei Paesi baltici. Vi è inoltre una crescente preoccupazione per il loro utilizzo in alcuni altri Stati membri dell’UE.

Dal 2009 sono comparsi in totale 81 nuovi oppiacei sintetici sul mercato europeo della droga. Queste sostanze sono spesso estremamente potenti e comportano un rischio significativo di avvelenamento e decesso. Nel 2023, sei dei sette nuovi oppiacei sintetici segnalati per la prima volta al sistema di allerta precoce dell’UE (EWS) erano nitazeni. Si tratta del numero più elevato di nitazeni segnalati in un solo anno, con un totale di 16 individuati in Europa dal 2019.

I nitazeni sono talvolta venduti come «eroina sintetica» e sono stati rilevati in medicinali contraffatti sul mercato della droga. Nel 2023, i nitazeni sono stati associati a un marcato aumento dei decessi in Estonia e Lettonia e a focolai di avvelenamento localizzati in Francia e Irlanda. Al di fuori dell’UE sono stati collegati a casi di overdose in Australia, Nord America e Regno Unito. Attualmente, in alcuni paesi i nitazeni e le sostanze simili potrebbero non essere rilevati nei test tossicologici post-mortem di routine e i decessi associati potrebbero essere pertanto sottostimati. Nuovi oppiacei sintetici sono stati trovati in diverse miscele contenenti nuove benzodiazepine o il sedativo per uso veterinario xilazina. Tali combinazioni, note rispettivamente come «benzo-dopa» e «tranq-dopa», sono state collegate ad avvelenamenti, inclusi decessi, in Nord America.

La maggior parte dell’eroina consumata in Europa proviene dall’Afghanistan, dove i talebani nell’aprile 2022 hanno annunciato un divieto della coltivazione del papavero da oppio e della produzione di oppio. I più recenti dati dell’UNODC per il 2023 mostrano un calo stimato del 95 % sia nella coltivazione sia nella produzione illecita di oppio nel paese rispetto al 2022. Attualmente è difficile prevedere in che modo il mercato europeo dell’eroina sarà influenzato dal divieto. Ci sono prove del fatto che in Afghanistan continuino a esserci scorte consistenti di oppio. Ciò potrebbe spiegare perché, ad oggi, non ci sono stati forti segnali di un’interruzione dei flussi di eroina verso l’UE. Tuttavia, si teme che una futura carenza di eroina possa far sì che la carenza sul mercato sia colmata da potenti oppiacei sintetici o stimolanti sintetici. Ciò potrebbe avere effetti negativi potenzialmente significativi sulla salute e sulla sicurezza pubblica.

La relazione sottolinea la necessità per l’Europa di migliorare la propria preparazione a eventuali cambiamenti del mercato, garantendo prevenzione e trattamento adeguati, anche mediante l’accesso a farmaci agonisti degli oppiacei e a servizi di riduzione del danno, nonché assicurando una disponibilità sufficiente di naloxone, il farmaco utilizzato per l’inversione dell’overdose. Anche l’attuazione di piani di risposta e di comunicazione rapida a livello di diverse agenzie può contribuire a rafforzare la preparazione alla comparsa improvvisa di sostanze estremamente potenti sul mercato delle sostanze illecite nell’UE.

Il direttore dell’EMCDDA Alexis Goosdeel ha affermato: «Nella Relazione europea sulla droga di quest’anno mettiamo in evidenza le crescenti sfide poste da un mercato della droga altamente complesso e in rapida evoluzione, in cui le sostanze illecite consolidate sono ampiamente accessibili e continuano a emergere nuove potenti sostanze sintetiche. Rileviamo come il diffuso policonsumo di sostanze sia associato a una serie di rischi per la salute, soprattutto quando le miscele di sostanze sono assunte inconsapevolmente. Riflettiamo inoltre sui potenziali problemi futuri nel settore delle droghe e sulla necessità di essere meglio preparati ad affrontarli. In tal senso, sono lieto di annunciare che la nuova Agenzia dell’Unione europea sulle droghe avrà un mandato più forte per anticipare le future minacce e tendenze emergenti, emanare allerte in tempo reale rispetto ai nuovi rischi per la salute e la sicurezza, aiutare l’UE e gli Stati membri a reagire e a trarre insegnamenti dall’esperienza per adattare e migliorare le nostre strategie e i nostri interventi in materia di droga».

Sesto anno di sequestri record di cocaina: impatto sulla salute pubblica
Per il sesto anno consecutivo gli Stati membri dell’UE hanno sequestrato quantitativi record di cocaina (323 tonnellate nel 2022 rispetto a 303 tonnellate nel 2021). I sequestri europei superano ora quelli effettuati negli Stati Uniti, storicamente considerati il più grande mercato di cocaina al mondo. Il 68 % dei quantitativi totali sequestrati è riconducibile a Belgio (111 tonnellate), Spagna (58,3 tonnellate) e Paesi Bassi (51,5 tonnellate), a riprova dell’utilizzo persistente da parte dei trafficanti di droga di queste catene logistiche di approvvigionamento. Nel 2023 la Spagna ha registrato il suo maggiore singolo sequestro di cocaina (9,5 tonnellate), nascosta in carichi di banane provenienti dall’Ecuador.

Il traffico di grandi volumi di cocaina in container marittimi attraverso i porti europei rimane un fattore significativo alla base dell’elevata disponibilità della droga nella regione. Dati recenti del porto di Anversa mostrano che nel 2023 i quantitativi di cocaina sequestrati sono saliti a 116 tonnellate (da 110 tonnellate nel 2022). Con l’intensificarsi dei metodi di contrasto, i gruppi della criminalità organizzata prendono di mira anche porti più piccoli, sia in paesi dell’UE sia in paesi limitrofi, che possono essere più vulnerabili al traffico di droga. In conseguenza di tale sviluppo, nel 2023 alcuni paesi dell’Europa settentrionale, tra cui Svezia e Norvegia, hanno segnalato sequestri record di cocaina nei porti marittimi.

Nell’ambito della tabella di marcia dell’UE per contrastare il traffico di droga e la criminalità organizzata, la nuova Alleanza europea dei porti (2024), un partenariato pubblico-privato, mira a rafforzare la resilienza dei porti e a intensificare la lotta contro il traffico di droga e le infiltrazioni criminali. I gruppi della criminalità organizzata riforniscono i mercati di consumo europei anche mediante la lavorazione di prodotti illeciti a base di cocaina in diversi paesi dell’UE. In particolare, è stato segnalato lo smantellamento di 39 laboratori di cocaina nel 2022 (34 nel 2021).

Vi sono segnali indicanti che l’elevata disponibilità di cocaina in Europa ha un impatto sempre più negativo sulla salute pubblica. La cocaina è la seconda sostanza illecita più comune segnalata sia dagli utenti presi in carico per la prima volta dai servizi di trattamento delle tossicodipendenze (29 000 nel 2022) sia dagli utenti presi in carico dai reparti ospedalieri di pronto soccorso (la cocaina è stata menzionata nel 28 % degli accessi per tossicità acuta connessa al consumo di droghe negli ospedali sentinella della rete Euro-DEN Plus nel 2022). Secondo i dati disponibili la cocaina era presente anche in circa un quinto dei decessi per overdose segnalati nel 2022, spesso insieme ad altre sostanze. Poiché il consumo di cocaina può aumentare il rischio di problemi cardiovascolari e altri problemi di salute, è probabile che il suo contributo complessivo alla mortalità correlata alla droga in Europa non sia sufficientemente riconosciuto.

La cocaina è la sostanza illecita stimolante più comunemente consumata in Europa: nell’ultimo anno ne ha fatto uso circa l’1,4 % (4 milioni) degli europei in età adulta (15-64 anni). Le informazioni suggeriscono che la cocaina è sempre più disponibile in Europa, con una distribuzione geografica e sociale più ampia. In base ai dati più recenti relativi all’analisi delle acque reflue, tra le 72 città con dati per il 2022 e il 2023, 49 hanno registrato un aumento dei residui di cocaina. Particolarmente preoccupante è il fatto che il consumo di cocaina sembra diventare sempre più comune nei gruppi più vulnerabili o emarginati di alcuni paesi. In un numero crescente di paesi si registrano sia il consumo di cocaina per via parenterale sia il consumo di crack. Gli stimolanti come la cocaina sono associati a una maggiore frequenza di assunzione per via parenterale e sono stati coinvolti in focolai localizzati di HIV tra i consumatori di droghe iniettabili in varie città europee nel corso dell’ultimo decennio.

Nuove sfide per le politiche antidroga dall’evoluzione dei mercati della cannabis
Gli sviluppi nel mercato della cannabis pongono i paesi dinanzi a nuove sfide per la risposta alla droga illecita più comunemente consumata in Europa. Il contenuto medio di THC della resina di cannabis è raddoppiato negli ultimi 10 anni e continua ad aumentare (22,8 % nel 2022), mentre quello della cannabis in foglie è rimasto generalmente stabile. I prodotti a base di cannabis sono anche sempre più diversificati e comprendono estratti ad alta potenza ed edibili. In base alle segnalazioni, inoltre, alcuni prodotti venduti sul mercato illecito come cannabis potrebbero essere adulterati con potenti cannabinoidi sintetici.

Nel 2023 il sistema di allerta precoce dell’UE ha ricevuto segnalazioni di nove nuovi cannabinoidi, quattro dei quali semisintetici. Il cannabinoide semisintetico più comunemente individuato è l’esaidrocannabinolo (HHC), la prima sostanza di questo tipo a essere segnalata in Europa nel 2022. Sebbene la conoscenza degli effetti di queste sostanze sugli esseri umani sia limitata, vi sono state segnalazioni di avvelenamenti, anche tra bambini che avevano consumato edibili contenenti HHC. A marzo 2024 l’HHC figurava nell’elenco delle droghe controllate in almeno 18 Stati membri dell’UE.
Si stima che circa l’8 % (22,8 milioni) degli adulti europei (15-64 anni) abbia fatto uso di cannabis nell’ultimo anno, laddove la prevalenza raggiunge il 15 % (15,1 milioni) tra i giovani adulti (15-34 anni). Secondo le stime 92 000 consumatori si sono sottoposti a trattamento specialistico per le tossicodipendenze per problemi correlati al consumo di cannabis nel 2022, pari a circa un terzo (36 %) di tutti gli utenti presi in carico. La cannabis è stata anche la sostanza più frequentemente segnalata dalla rete ospedaliera Euro-DEN Plus nel 2022, essendo coinvolta nel 29 % degli accessi per tossicità acuta (25 % nel 2021).

Il consumo di cannabis può causare o aggravare una serie di problemi di salute fisica e mentale, tra cui sintomi respiratori cronici, dipendenza e sintomi psicotici. Data la complessità del mercato e la varietà dei prodotti disponibili, valutare il rischio dei danni derivanti dal consumo di cannabis è difficile. Sono necessarie ulteriori ricerche sulle specifiche difficoltà che devono affrontare i consumatori di cannabis, al fine di individuare le opzioni di trattamento più efficaci. Alle persone con problemi legati alla cannabis sono comunemente offerte terapie psicologiche di coping. Inoltre divengono sempre più disponibili interventi di sanità elettronica (online).

Cinque Stati membri dell’UE (Cechia, Germania, Lussemburgo, Malta e Paesi Bassi), oltre alla Svizzera, hanno cambiato, o stanno pianificando di cambiare, il loro approccio al consumo e alla fornitura di cannabis a scopo ricreativo. Questi cambiamenti – che includono la coltivazione domestica, circoli senza scopo di lucro per la coltivazione e il consumo di cannabis in privato – sono delineati nella relazione, che sottolinea la necessità di investire nel monitoraggio e nella valutazione per comprendere appieno l’impatto sulla salute e sulla sicurezza pubblica (3).

Il presidente del consiglio di amministrazione dell’EMCDDA Franz Pietsch ha affermato: «Questa è l’ultima Relazione europea sulla droga pubblicata dall’EMCDDA, che il mese prossimo diventerà l’Agenzia dell’Unione europea sulle droghe. L’analisi dimostra quanto sia cambiato il problema delle droghe rispetto alla prima relazione, realizzata circa 30 anni fa, e perché all’Agenzia sia stato affidato un mandato più ampio. Desidero elogiare l’operato dell’EMCDDA per l’immenso contributo che ha fornito alle parti interessate nel corso degli anni. Sono convinto che, nella sua nuova veste, l’Agenzia apporterà un valore ancora maggiore agli operatori del settore delle droghe impegnati nell’affrontare le cause e le conseguenze del consumo di stupefacenti».

Notes
(1) Per ulteriori informazioni sulla Relazione europea sulla droga 2024, cfr. l’evento di presentazione: Relazione europea sulle droghe 2024. La relazione descrive la situazione della droga fino alla fine del 2023, sulla base dei dati del 2022 o dell’ultimo anno disponibile.
(2) Il 2 luglio 2024 l’EMCDDA diventerà l’Agenzia dell’Unione europea sulle droghe (EUDA), con un mandato ampliato.
(3) Cfr. anche Cannabis laws in Europe: questions and answers for policymaking (Le leggi sulla cannabis in Europa: domande e risposte per l’elaborazione delle politiche).

 
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