Con quanto accade in questi giorni in ambito nuova maggioranza parlamentare, arrivano i primi segnali che le politiche di prevenzione delle droghe illegali continueranno ad essere non solo inutili, ma aggraveranno la già disastrosa situazione.
Il blitz al rave di Modena è stato più che altro per "
ordine pubblico" che droghe. Ma, prima e dopo lo sgombero, l'occasione è stata utilizzata da diversi parlamentari della destra per ribadire le proprie posizioni e, così preannunciare il muro che si troverà in Parlamento per i diversi progetti di legge per farsi meno male con le droghe che lentamente stanno affluendo nei palazzi del Parlamento.
Quel che colpisce e preoccupa non è tanto che in diversi manifestano il loro proibizionismo nonostante in quasi tutto il mondo libero si stiano affermando politiche di legalizzazione, ma che i motivi che vengono addotti sono i soliti dai manuali antidroga dei decenni passati, come se nulla fosse accaduto nel mondo.
E' di oggi la presa di posizione, per esempio, di un "
nuovo" deputato di Fdi, Alfredo Antoniozzi, che sembra arrivi a questa politica dopo anni di autoesilio in qualche capanna isolata di foreste tropicali. Dopo il plauso per il blitz modenese chiede maggiori pene per gli spacciatori e maggiore sostengo alle comunità di recupero. E i trafficanti che sono una delle radici del mercato? Inesistenti: o una sorta di forza della natura che, ammesso ci abbia pensato, inattaccabili perché impossibili da sconfiggere?
Sarebbe questa la lotta alla droga? Tutta basata su domanda, piccola offerta e terapie psicologiche per i malati, ignorando le terapie di riduzione del danno?
E' sintomatico questo approccio. Di
un metodo che non solo ha sempre sbagliato perché non ha mai risolto il problema, ma anche perché è il metodo che ha fatto crescere consumi e mercato. E' la classica battuta
"concentrarsi solo sul dito quando questo invece sta indicando il male". Dove il male è il traffico, la malavita organizzata, i narcos che - nonostante il nome ladinos - hanno conquistato tutto il mondo. Un male che, dimostratosi impossibile da combattere con le armi della violenza fisica (i narcos vincono sempre), sta dimostrando di poter essere combattuto e vinto con la forza del diritto, della legge, della legalizzazione: dove questa si afferma i narcos si ridimensionano fino a sparire, i consumi diminuiscono o comunque sono sotto il controllo delle autorità amministrative e sanitarie, la violenza e i problemi dei mercati illegali sono sempre più marginali e - da non sottovalutare - introiti fiscali e occasioni di lavoro e imprenditoria nel settore droghe legali sono in crescita.
Chissà se l'on.Antoniozzi e gli altri come lui si sono presi la briga di informarsi su questo, ma preferendo le urla proibizioniste che portano più voti... ma anche più morti, violenza, delinquenza, illegalità.
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