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Peru'. Il narcotraffico sudamericano dietro gli attentati negli Usa dello scorso settembre
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Articolo di Donatella Poretti
9 giugno 2002 19:48
 
"L'intelligence nordamericana rivela legami tra integralisti islamici e le mafie sudamericane. Gli attentati negli Usa sono stati finanziati con il denaro del traffico di armi e droga". Questo e' il titolo dell'inchiesta pubblicata oggi dal quotidiano peruviano La Republica a firma Miguel Gutiérrez.
"I servizi segreti degli Usa non scartano l'ipotesi che dietro gli attentati dello scorso 11 settembre di New York e Washington vi siano soldi provenienti da operazioni di riciclaggio di denaro, vendita di armi e droga del Sud America". Questa e' l'ipotesi che l'inchiesta giornalistica cerca di dimostrare dopo aver avuto accesso a documenti segreti dei servizi peruviani che riportano, a loro volta, rapporti dei servizi Usa e colombiani. In questi documenti vengono analizzate le attuali organizzazioni terroriste arabe che agiscono nelle zone di frontiera. La piu' importante e' la connessione libanese con il movimento Hezbollah. Mohamed Ali Farha sarebbe secondo l'intelligence Usa, uno dei libanesi responsabili di muovere una complessa rete di traffico di armi, droga e riciclaggio di denaro situata in Colombia. Questo libanese e' ricercato dalle autorita' nordamericane con l'accusa di aver finanziato l'attentato contro il World Trade Center di New York, del 26 febbraio 1993.
Sono le triplici frontiere le zone piu' delicate. La Cuenca del Plata (Paraguay, Brasile e Argentina) e la Cuenca Amazzonica (Colombia, Peru' e Brasile) sono le zone dove, secondo i servizi Usa, si trovano molte "cellule dormienti" dei terroristi islamici. Queste sono le aree dove si realizzano i principali scambi di denaro, armi e droga. Washington ritiene che non solo ci siano stretti legami tra le Farc (Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia) e gli Hezbollah, ma che proprio questi siano lo snodo operativo di tutto quello che avviene nella triplice frontiera tra Brasile, Argentina e Paraguay.
L'uomo chiave che avrebbe fatto incontrare il movimento integralista degli Hezbollah, e i gruppi arabi estremisti con le organizzazioni sudamericane che trafficano in armi e droga, sarebbe il narcotrafficante brasiliano Luiz Fernando Da Costa, noto come Fernandinho Beira-Mar. Sarebbe Fernandinho la chiave per comprendere la complessa trama di questi traffici che andrebbero a finanziare i gruppi estremisti dell'Estremo Oriente. Fernandinho e' attualmente nelle carceri di Rio de Janeiro, dove e' stato estradato nell'aprile del 2001, dopo che, pochi giorni prima, era stato arrestato in Colombia dalla polizia di quel Paese nella ex-zona di distensione controllata all'epoca dalle Farc. Su Fernandinho pesano le accuse di aver comprato armi dalla Giordania per rivenderle in cambio di droga: tra i suoi clienti le Farc colombiane.
 
 
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