Milioni di narcodollari stanno viaggiando su legali circuiti istituzionali, economici e finanziari.
I proventi del traffico di stupefacenti sono tali da non permettere ai loro beneficiari di usufruirne in tempi brevi, quantita' esorbitanti di denaro sono esportate in massa proprio nei Paesi che importano droga nel mercato a 'stelle e strisce'. Nel 1998, l'ultimo anno di cui sono disponibili le statistiche, i consumatori americani hanno speso 63 miliardi Usd in stupefacenti, secondo quanto stimato dalla Casa Bianca; funzionari del ministero del Tesoro locale e analisti indipendenti valutano che l'economia mondiale generata dal commercio di stupefacenti si aggiri sui 400 miliardi Usd annui, la cifra include anche quanto speso dal Governo americano per combattere la sua guerra alla droga. L'impatto finanziario risulta essere cosi' devastante che nel 1999 la Colombia decise di includere il 'fatturato' delle produzioni di droga nell'estimo annuale del prodotto interno lordo, turbando sensibilmente il Governo Usa; le autorita' colombiane risposero candidamente di aver seguito le regolari direttive del Fondo Monetario Internazionale. Quell'anno il Paese andino rialzo' di un punto la propria performance economica. Le stime del Governo Usa parlano chiaro: se domani gli Stati Uniti risolvessero il problema droga, l'economia interna si troverebbe depauperata di circa 85 miliardi di dollari; un'economia dalla quale dipendono molti onesti lavoratori nordamericani. Solo per il 2002, un budget di 19 miliardi Usd e' stato stanziato per finanziare la guerra alla droga, innescando un'inevitabile dinamica monetaria. L'economia nordamericana nel tempo ha subito il fascino senza fine dei narcodollari: istituti di credito, industrie del tabacco e turistiche, una scalata che include anche le maggiori compagnie fornitrici di hardware militari utilizzati nel Plan Colombia.
Smaltire denaro illecito non e' semplice come depositare lo stipendio in banca, cosi' pullulano on line casino' e banche virtuali, attivita' di cui e' difficile definire il limite tra frode e riciclaggio; il 'contante elettronico' e' garantito dall'anonimita' offerta' dal web e la circolazione beneficia della rete universale di Internet. Le organizzazioni criminali non disdegnano comunque i vecchi metodi clandestini di esportazione: gli stessi iter seguiti dalle droghe in transito da un Paese all'altro o l'investimento diretto sotto forma di iscrizioni di alcuni componenti criminali alle migliori universita' di alta finanza.
Il Black Market Peso Exchange (BMPE) e' il piu' utilizzato dai network di riciclaggio mondiali, secondo il Treasury Department statunitense, ed e' responsabile del movimento di 4 miliardi Usd l'anno che transitano nella rotta Stati Uniti d'America-Colombia. Le capacita' monetarie sono tali che il Bmpe soprassiede alla maggior parte delle attivita' illecite: dalle auto rubate al traffico di stupefacenti, includendo anche numerose attivita' legali, il raggio d'azione e' sufficientemente ampio da garantire una rilevante mobilita' monetaria, ben oltre i confini geografici. E' attraverso centrali operative come il Bmpe che i fondi illeciti trovano la strada per una 'immatricolazione' legale del denaro; l'acquisto, sempre piu' frequente, di beni di consumo quotidiani testimonia una pratica multiforme e cangiante sotto la quale si celano i buchi neri della finanza mondiale, le voragini dell'illecito. La conversione e'permessa grazie anche a compagnie illustri come la General Electric e la Philip Morris, pilastri dell'economia che nuotano controcorrente. La nota industria di tabacchi e' stata citata negli Stati Uniti dallo Stato colombiano e dai Governi locali che asseriscono che la compagnia abbia cospirato per anni in perfetta comunione con i maggiori cartelli del narcotraffico, aiutandoli ad evadere milioni di dollari.
Le trame s'infittiscono e le dimensioni del famigerato pagliaio concorrono a favore di chi sta cercando di nascondere l'ago, cosi' i flussi si manifestano nella loro evidente realta': circuiti dove inizio e fine coincidono, cacciatori e cacciati si confondono. Lo scorso anno, su richiesta del governo statunitense, le autorita' panamensi sequestrarono un elicottero del valore di 1.5 milioni Usd, il mezzo era stato acquistato con denaro proveniente da 16 conti bancari diversi. La questione divenne imbarazzante quando il Congresso si trovo' a discutere: quell'elicottero non faceva parte del pacchetto di aiuti confezionato per la guerra colombiana al narcotraffico?