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Italia. I sondaggi di Staibene.it sulla cannabis terapeutica
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Articolo di Massimo Lensi
17 maggio 2002 17:06
 
In un'intervista a Radio Radicale, Laura Garofano, redattrice di Staibene.it, chiarisce alcuni aspetti del sondaggio sulla cannabis terapeutica. Dai risultati emerge che l'87.5% degli italiani sarebbe favorevole alla regolamentazione medica della canapa indiana. "Noi collaboriamo con l'Istituto di medicina sperimentale del CNR - ha detto Garofano - e negli ultimi due anni abbiamo constatato una curiosa quanto significativa corrispondenza tra i nostri sondaggi e quelli realizzati dai principali istituti demoscopici. A questo sondaggio hanno partecipato al momento 1400 persone".

Questa la notizia. E che notizia! A favore l'87,5 per cento degli italiani! E noi che -per ambiguita' di varia natura, insite nei gruppi di persone scelte per le interviste- i sondaggi non hanno mai convinto, gradiremmo saperne di piu' e vorremo approfondire questa notizia. Se il sondaggio avesse -perche' dubitarne?- un fondamento scientifico non avremmo piu' dubbi. Il nostro Paese avrebbe dunque connotati da democrazia nord-europea, sarebbe ben piu' avanti del dibattito politico in corso ed i cittadini sarebbero perfettamente a conoscenza dei vari utilizzi medici della canapa indiana. Un bel Paese! Si saprebbe quindi che la si puo' utilizzare, come accade in altri Paesi, per le terapie del dolore dei pazienti ammalati di sclerosi laterale amiotrofica, di remautismi, glaucomi, asma, ecc. ecc. E si saprebbe pure che incomprensibilmente nel nostro Paese si preferisce utilizzare i derivati dell'oppio, come la morfina, negli stessi casi delle dolorose patologie sopra descritte. Ed allora non si capirebbe -sempre se questi sondaggi fossero almeno realistici, nemmeno reali- perche' gli antiproibizionisti si affannino ancora a rompere il muro dell'informazione, con caparbieta', per rispondere alla contro-informazione che vuole far apparire la proposta di utilizzo terapeutico della cannabis come "cavallo di Troia" per la legalizzazione tout court delle droghe leggere. E per finire non si comprenderebbero le paure legate alla "eventuale" legalizzazione di un prodotto che, alla fine, fa anche bene.

Siamo andati a curiosare sul sito clicca qui e il "sondaggio" sulla canapa indiana ci appare immediatamente sulla home page. La procedura e' semplice: tre domande, tre "clic" del mouse ed il sondaggio termina con la lettura dei risultati. Si puo' votare una sola volta, dopo di che un "cookies" impedira' la malevola ripetizione. Quindi gli intervistati, gli "italiani", quelli annotati nella notizia, non sono altro che semplici e anonimi internauti, privi quindi di qualsiasi inquadramento in categorie, gruppi di eta', professione e titolo di studio. Lo ripeteremo all'infinito: non e' questo il metodo per informare, dando notizie che attendibili non sono, spacciando per "sondaggi" delle semplici -ed anche valide se cosi' fossero stati pubblicizzate- indagini di tendenza tra coloro che visitano questo o quell'altro sito web.
 
 
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