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Italia. Siena e non solo: cronaca di alcune ore di ordinaria follia
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Articolo di Donatella Poretti
9 giugno 2002 21:00
 
Venerdi' scorso a Siena, in una piazza del Campo gremita di turisti, si e' tenuta una conferenza stampa sui generis, conclusasi infatti con il fermo di tre persone. L'argomento era la marijuana terapeutica e i protagonisti erano i radicali.
Come vuole la prassi della disobbedienza civile, la manifestazione era stata comunicata non solo ai mezzi di informazione, ma anche alla Questura, fornendo tutte le indicazioni di come si sarebbero svolti i fatti e di quali leggi sarebbero state violate. In particolare si trattava della cessione a titolo gratuito di stupefacenti, reato punibile con il carcere da uno a sei anni. Rita Bernardini, presidente dei Radicali Italiani, al termine del suo intervento, insieme ad altri due suoi compagni, Giulio Braccini e Claudia Sterzi, si sono infilati le mani in tasca e hanno lanciato un po' di bustine contenenti cannabis. La polizia in borghese, li ha fermati e trasferiti in Questura per un paio di orette.
I ragazzi in piazza del Campo che avevano partecipato alla manifestazione, per una volta hanno applaudito quando i radicali sono stati fatti salire nelle auto della Polizia, e non avevano problemi ad ammettere di fare uso di cannabis al poliziotto in borghese che stava accanto a loro.
Per la Polizia e' tutto sommato routine quella di dover perquisire e fermare persone in possesso di stupefacenti. Piccoli spacciatori, autori di scippi o di furti che hanno legami con gli stupefacenti, praticamente sono di casa in Questura. Stavolta gli uffici senesi avevano a che fare con qualcuno che volontariamente si era fatto arrestare per evidenziare la follia della legislazione sulla droga, sottolineando come il proibizionismo prolunga la sua ombra anche sulla medicina e sulla scienza, impedendo la sperimentazione e l'uso della marijuana terapeutica.
E cosi' l'ordinaria follia si trasforma in qualcosa di ancora piu' assurdo. I radicali, infatti, si sono presi il plauso per l'iniziativa di un poliziotto che gli ha raccontato come il padre sia morto tra indicibili dolori per un cancro allo stomaco. Il non impiego delle terapie contro il dolore, non e' certo una novita'. Il Questore di Siena non si lascia sfuggire l'occasione per andare a conoscere direttamente i tre radicali, lanciandosi anche in un gesto di galanteria: baciamano alle due signore. La sostanza viene analizzata all'istante, e i funzionari riconoscono che e' di ottima qualita', rara nella piazza.
E cosi', come la magistratura che produce le sentenze piu' disparate sulle disobbedienze civili dei radicali, passando dalla condanna con l'attenuante ad avere agito per "alto valore morale e sociale", fino all'assoluzione per "reato impossibile", anche la Polizia non puo' che seguire la follia di fermare tre persone per disobbedienza civile facendogli i complimenti.
Basterebbe un giorno in Questura, o in Pretura, ai nostri parlamentari per far si' che prendano atto della realta' che li circonda, chissa'.
 
 
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