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Italia. Procuratore Antimafia Vigna all'Ue: agevolare l'ingresso dei prodotti delle coltivazioni alternative
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Articolo di Donatella Poretti
16 marzo 2002 16:09
 
Ieri a Pontedera, Pisa, il procuratore nazionale antimafia, Piero Luigi Vigna, e' intervenuto all'incontro promosso dalla Fondazione Piaggio "Criminalita' trasnazionale e modalita' di contrasto". Nel corso del dibattito ha affrontato l'argomento delle politiche di conversione delle coltivazioni illegali con quelle alternative nei Paesi produttori di droghe.
"C'e' stato un momento molto negativo, i Paesi poveri produttori contro quelli ricchi consumatori. I poveri dicevano e' colpa "vostra" che consumate le droghe, e quelli ricchi dicevano la colpa e' "vostra" che la producete. Fino a che anche i Paesi poveri si sono resi conto che nelle loro citta' si consumavano le droghe". Quindi Vigna ha portato due esempi, un incontro con "l'ambasciatore della Bolivia che mi diceva: noi abbiamo sradicato circa il 90% delle nostre piantagioni di coca, ma se voi non comprate i nostri prodotti alternativi...". Il secondo si riferiva ad un suo viaggio in Peru' tra i contadini e le coltivazioni di coca a cui venivano proposte dei programmi per le piantagioni alternative. Contadini raggiunti solo dopo ben mille chilometri di "carrettera", che rendono praticamente impossibile la commercializzazione dei loro prodotti. "L'idea delle conversioni e' buona, ma puo' funzionare solo se e' accompagnata da una rete di infrastrutture per trasportarle, e poi bisogna permettere la loro commercializzazione. L'Unione Europea che fa molti trattati per la protezione dei propri prodotti agricoli, dovrebbe fare dei trattati per agevolare l'acquisto dei prodotti agricoli delle coltivazioni alternative".
 
 
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