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Italia/Onu. No! Arlacchi non e' riconfermato all'Undcp: comincia un balletto in cui qualcuno auspica che Emma Bonino ..
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Articolo di Vincenzo Donvito
17 novembre 2001 10:16
 

Per approfondimenti:

10 agosto: Giochi di bottega al Palazzo di Vetro

31 agosto: Onu. Non sara' Kofi Annan a decidere su Pino Arlacchi, ma Silvio Berlusconi

5 settembre: Afghanistan. I taleban imprigionano 8 occidentali per ricattare l'Undcp

9 settembre: Undcp. Al posto di Pino Arlacchi forse Gianni De Gennaro

14 settembre: Onu. Ma Arlacchi, se da' del bugiardo a chi lo accusa, perche' non si difende?

15 settembre: Onu/Arlacchi. Le smentite che non smentiscono

21 settembre: Onu/Afghanistan. Terrorismo internazionale e il gioco di Pino Arlacchi

29 settembre: Onu. Dipartita di Pino Arlacchi dall'Undcp

29 settembre: Onu. Pino Arlacchi lascia la direzione dell'Agenzia per la lotta alla droga

6 ottobre: Afghanistan. Per Arlacchi i Taleban non coltivano oppio. Per il resto del mondo si'.

26 ottobre: Onu. Arlacchi e le operazioni in Afghanistan: la teologia e' stata la chiave del successo

26 ottobre: Italia/Onu. La stella del ministro degli Esteri Renato Ruggiero su Pino Arlacchi

2 novembre: Onu. Leoluca Orlando al posto di Pino Arlacchi?

16 novembre: Italia/Onu. Pino Arlacchi riconfermato all'Undcp?


E' ancora tutto in aria per la riconferma di Pino Arlacchi alla carica di direttore dell'Undcp. Dopo la notizia diffusa ieri dall'agenzia "Il velino" del sen. Lino Jannuzzi su una conferma gia' avvenuta, il capo del servizio stampa del ministero degli Affari Esteri, Michele Valenzise, ha inviato un fax alla redazione del quotidiano "Libero" (che aveva diffuso ieri la notizia) in cui dice che il sostegno del ministro degli Esteri, Renato Ruggiero, alla conferma di Pino Arlacchi e' privo di fondamento: "al segretario generale dell'Onu il ministro non ha rivolto alcuna richiesta riguardante il professor Arlacchi. Ha invece espresso la viva aspettativa del Governo italiano che, dopo Arlacchi, la responsabilita' dell'ufficio sia attribuita a un altro italiano".
Nonostante la smentita, rimane il mistero della lettera pubblicata dal settimanale "L'Espresso", in edicola lo scorso 26 ottobre, in cui Pino Arlacchi ringraziava il ministro Ruggiero, su cui non ci risulta alcuna smentita. Qualcuno dice una bugia? Arlacchi? Ruggiero? Il messaggio di Valenzise dalla Farnesina? O "L'Espresso" si e' inventato tutto?
E' lecito domandarsi perche' sia in atto un giro cosi' articolato, quasi misterioso, sulla riconferma o meno del professor Arlacchi alla carica di vicesegretario Onu con l'incarico per la lotta al narcotraffico. Cosa c'e' di strano? Chi copre chi? E' probabile che Arlacchi aspiri a diventare il direttore del nuovo ufficio Onu per la lotta al terrorismo, visto che proprio lui aveva detto che avrebbe accettato un rinnovo del mandato alla direzione dell'Undcp solo fino a giugno 2002, proprio quando dovrebbe partire questo nuovo ufficio. E allora? E' ovvio che non abbiamo una risposta, anche se crediamo di avere a che fare con i tradizionali balletti della spartizione del potere che, se non vengono fatti in questo modo, non divertono i loro protagonisti.
A noi, pero', interessano poco, mentre interessa, e tanto, cosa succedera' per la direzione dell'Undcp, visto che condividiamo poco la politica che ha scelto di fare in giro per il mondo, con i risultati di aver alimentato regimi autoritari e le coltivazioni di droghe di ogni tipo (anche il fiore all'occhiello dell'Undcp -la distruzione del 90% dei campi di papavero da oppio dell'Afghanistan dei Taliban- ha solo significato il passaggio degli stessi campi altrove, pare sotto il controllo dell'Alleanza del Nord). Non vorremmo che i nostri governanti, distratti e presi da questo gioco di spartizione, continuino a dimenticare i motivi di base per cui certi uffici ci sono e su cui dovrebbero funzionare.
Proprio ieri, in un editoriale del quotidiano "Libero", il giornalista Renato Farina (manifesto e convinto nemico della legalizzazione delle droghe), in un afflato di sete di diritto, si e' posto la domanda perche' all'Undcp, proprio il presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi, non designi una persona di prestigio internazionale come Emma Bonino, pur se, notoriamente, non ha sulla droga le sue stesse idee. Comprendiamo il desiderio di Renato Farina, e saremmo ben lieti che divenisse realta', ma, mettendo i piedi per terra, non possiamo bendarci gli occhi su quello di cui abbiamo narrato nelle righe precedenti, e non ci sembra che si aprano spazi per la radicale Bonino, anzi: oltre alla sua professionalita' e al suo rigore, cosa potrebbe la Bonino dare in cambio in termini di potere, perche' di questo si tratta? Ci sembra che siamo in una dimensione diversa.

 
 
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