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Italia. La guerra santa di Pedrizzi
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Articolo di Alessandro Garzi
23 novembre 2001 19:22
 
A chi verrebbe in mente, oggi, di dichiarare, davanti alla stampa, che e' il sole a girare attorno alla terra, portando delle prove scientifiche di un millennio fa e ignorando tutto cio' che c'e' stato dopo?
E' bene fare questa premessa, in quanto ci possono essere delle dichiarazioni di esponenti politici che fanno pensare di essere saliti per sbaglio su una macchina del tempo, e di essere stati trasportati a quaranta-cinquanta anni fa, come modo di vedere le cose.
Intervenendo sul caso dell'assoluzione, a Roma, di una persona trovata con 3.400 dosi di hashish, in quanto servivano per curare l'epilessia, il senatore di Alleanza Nazionale Riccardo Pedrizzi ha dato il via ad un intervento fenomenale: "Questa sentenza e' discutibile, fuorviante e pericolosa -ha detto. "Reclamare le proprieta' terapeutiche per l'hashish e la marijuana rientra nella strategia della legalizzazione dei cannabinoidi come cavallo di Troia per una liberalizzazione di tutte le droghe. La verita' e' che il principio attivo contenuto nella cannabis e' altamente tossico. Fare uso di hashish e marijuana blocca lo sviluppo del cervello, con gravi effetti negativi su memoria, apprendimento e capacita' di coordinare i movimenti. Queste sostanze abbassano le difese immunitarie, mandano in tilt le difese anti-tumore e aprono la strada a ogni tipo di infezione. Insomma hashish e marijuana non sono medicine, ma droghe pericolose".
Sveglia, Pedrizzi, la guerra e' finita!
Forse certi politici credono di parlare ad un audience che non sa cosa sia l'hashish, e che si beva ancora queste storielle da libro Cuore.
Anche perche' e' piuttosto strano che un Governo, neanche troppo estremista come quello britannico, metta il "declassamento" della cannabis all'ordine del giorno, oltre che alla solita Olanda, ma quella, si sa, per i Pedrizzi di turno e' terra satanica, dove la droga e' legale, l'eutanasia e' legale, la prostituzione e' legale e non si conoscono olandesi che abbiano chiesto asilo politico in Italia. E che le proprieta' terapeutiche della cannabis siano cosi' false, lo dimostra anche una multinazionale, la GW Pharmaceuticals, che sta approntando, in Gran Bretagna, una medicina a base di cannabis, forse proprio per bloccare lo sviluppo del cervello delle nuove generazioni, per portare tutta quella sfilza di danni psicologici e fisici che stanno nell'elenco.
Ma a parte le proprieta' terapeutiche o meno, se soltanto fumare un po' di erba portasse a tutti questi danni (caro Pedrizzi, non saranno le statistiche per una tonnellata di erba fumata al giorno, vero?), dovremmo vedere camminare per strada almeno due-tre generazioni di zombie, completamente rincoglioniti che barcollano da un lato all'altro della citta'.
Perche quello di cui Pedrizzi non si rende conto, e' che la cannabis e' una sostanza altamente disponibile, e altamente utilizzata, e che tutti, piu' o meno, ne conoscono gli effetti "veri", e che riproporci la storia dell'America anni '30, che la marijuana fa diventare pazzi, che rovina le famiglie, che causa la devianza sociale e tutte le altre sonore cavolate, ormai lascia il dibattito esattamente li' dove si trova (in Italia a vent'anni fa, la mafia ringrazia).
Capiamo che Pedrizzi non puo' fare tutto lui, e che mettere mano ad una legge per renderla conforme al tempo in cui viviamo e non alle belle fantasie (o peggio, agli interessi) di qualcuno, esula dai compiti di parlamentare.
Sara' anche qualunquismo, ma non si puo' altro che chiederci in che mondo viva chi siede in Parlamento quando si parla di stupefacenti, perche' sembra che vengano giu' da Marte. Le droghe (quelle serie, ovviamente) fanno male? Bene, mettiamo in galera chi ne fa uso. Continuano a farne uso? Bene, aumentiamo le pene detentive con una nuova legge e strombazziamo i primi risultati positivi ottenuti. L'uso di droghe porta a compiere dei furti? Meglio! Una ragione in piu' per incriminarli.
Chissa' se Pedrizzi conosce la diffusione delle droghe leggere nelle scuole superiori d'Italia, tra gli studenti e neanche troppo di rado anche tra gli insegnanti, e in tutta la societa', tanto che il "no" alla domanda "hai mai fatto uso di stupefacenti" in ogni questionario medico porta spesso a sonore risate; e' tipico l'esempio della visita militare: tutti quei ragazzi di 18 anni non hanno mai visto uno spinello neanche da lontano...
Ma chissa' poi se gli stessi elettori di Pedrizzi fumano le canne o meno. Ovviamente Pedrizzi risponderebbe di "no" (tanto noi stiamo sulla Luna, mica lo sappiamo che una canna non porta a quella sfilza di malanni fisici che neanche Porto Marghera e' riuscito a causare), e allora non si possono che prefigurare ottimi risultati elettorali per la parte avversa...
 
 
 
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