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Italia. Droga e Governo: le proposte del nulla, per il governo del nulla, per non cambiare nulla
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Articolo di Vincenzo Donvito
26 giugno 2002 16:00
 
La giornata mondiale per la lotta al traffico e ai consumi di droga si e' manifestata in Italia, da parte del Governo, con cio' che ci si poteva aspettare dopo le premesse che, lo scorso mese di novembre, si erano affacciate durante un incontro dei neo-governanti presso la Comunita' di San Patrignano: la pretesa di un modello di vita da imporre ad ognuno.
Proprio cio' che e' il contrario di quanto sta accadendo un po' in tutta Europa e nel mondo. Dove queste politiche di imposizione di modelli hanno solo registrato sconfitte.
L'Ultimo esempio? L'Afghanistan che, a detta dell'Ufficio Onu per la lotta alle coltivazioni di droga (l'Undcp presieduto dall'italiano Costa), continua ad essere il fornitore di droghe quasi monopolista per Europa, Russia e Paesi Asiatici della zona. E non si puo' certo dire che non sia un Paese su cui l'attenzione internazionale non sia stata di un certo rilievo. Ma e' cosi': la miseria dei contadini della zona e la forte domanda nei Paesi cosiddetti ricchi fanno si' che, anche con le piu' agguerrite azioni militari in corso, lo spazio per produzione, trasformazione, traffici e distribuzione di droghe illegali, ci sia sempre . e aumenta.
Di fronte a questa situazione il nostro Governo celebra i suoi fasti con le cerimonie di oggi: un inno al nulla! Come se non ci fosse l'esempio dell'Italia negli anni passati .. ma l'attuale Governo dice di essere diverso dal precedente in materia. Tutto da dimostrare, al di la' dei discorsi dell'allora ministro Livia Turco e di quelli attuali di Gianfranco Fini (che sembra abbia assunto, invece del ministro deputato Roberto Maroni, la funzione di delegato per le questioni droga). E quand'anche fosse diverso? Cosa vogliono fare? Una sorta di "war on drugs" sul modello di quella interna degli Usa, dove la sconfitta e' sui tragici fatti di ogni giorno e nelle cronache drammatiche di malati e galere straripanti.
Noi crediamo che al nulla dell'Onu, si aggiungera' altrettanto nulla di questo Governo al nulla del Governo precedente. Anche se fa sorridere il vicepresidente Gianfranco Fini che se la prende con la cultura del 1968 (forse e' tutta una sua rivalsa personale ..), che non c'e' mai stata e che se qualcuno ha creduto che politicamente ci fosse stata, e' sepolta con il terrorismo interno e i suoi morti. Colore, solo colore che vivacizza i dibattiti tra politici (proprio tra loro, e basta) e continua ad imbrattare il dramma di coloro che, per queste leggi, continuano a soffrire (i malati di tossicodipendenza) ed essere condannati all'illegalita' (i consumatori di spinelli).
In Europa ci sono dei punti di riferimento, da leggere e capire. A nostro avviso il piu' importante e' quello britannico che, senza alcuna ideologia, sta pragmaticamente affrontando la questione in termini sanitari e di ordine pubblico. Ma sembra che quando il nostro Silvio Berlusconi si incontra con Tony Blair, di queste cose proprio non parlino.
Pazienza. Aspetteremo e continueremo a denunciare. Il tempo perso dei provvedimenti che questo Governo dice di voler prendere, che si aggiungera' al tempo perso del Governo precedente che, invece, diceva e non diceva e, nella sostanza, non faceva nulla.
Pessimisti? No! Solo razionali e realisti: finche' c'e' l'ideologia nulla si risolvera'. E come e' successo per episodi e fatti altrettanto tragici per la storia del nostro Paese, quando ci sara' la morte dell'ideologia e saremo tutti appiattiti di fronte alla scelta di vivere o morire, ci sara' qualcuno con un qualche piano Marshall che ci dara' una mano (lo stanno, per l'appunto, preparando in Gran Bretagna). Speriamo che almeno noi saremo pronti e non distrutti dal vuoto che ci circonda.
 
 
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