Italia. Commissario antidroga, perche' non dire tutta la verita' sulla cannabis terapeutica?
Articolo di Massimo Lensi
26 giugno 2002 10:11
Il Commissario straordinario del governo per le Politiche antidroga, Pietro Soggiu, e' intervenuto sui media sostenendo sull'argomento della cannabis terapeutica che ''è assolutamente esclusa nel mondo l'idea che la marijuana possa essere utilizzata come farmaco antidolore. Attualmente esistono soltanto farmaci utilizzati come antiemetici che intervengono sulla nausea di pazienti in chemioterapia''.
Il Commissario Soggiu non dice tutta la verita' e siamo pronti a dimostrarlo. Per il momento ci basta far sapere, a puro titolo di compensazione di informazione, che:
1) Italia. Il gruppo di ricerca sugli endocannabinoidi dell'Istituto per la Chimica di Molecole di Interesse Biologico di Napoli, ha recentemente pubblicato uno studio che apre prospettive nella ricerca di nuovi farmaci antitumorali.
2) Spagna. Il Ministro della Sanità spagnola Celia Villalobos ha autorizzato lo svolgimento di due studi clinici sull'uso dei derivati della cannabis rispettivamente nei pazienti neoplastici e nei pazienti con traumi cranici.
3) Gran Bretagna. In questo Paese oltre 200 pazienti hanno già accettato di partecipare al primo studio clinico di larga scala sugli effetti della cannabis sulla sclerosi multipla. Lo studio, il cui protocollo è stato sviluppato dalla Royal Pharmaceutical Society of Great Britain, è finanziato Medical Research Council (MRC).
4) Germania. La società farmaceutica THC Pharm ha ottenuto il benestare dalle autorità tedesche di produrre un estratto naturale a base di Cannabis. La società ha comunicato alla stampa che intende utilizzare piante provenienti dall'Asia centrale, coltivate all'aperto e non ottenute mediante ingegneria genetica.
5) Comunita' scientifica. "Sono a favore dell'uso terapeutico della cannabis sia in caso oncologico sia di Aids, dato che mitiga le conseguenze collaterali di queste terapie chemioterapiche". Cosi' il premio Nobel per le Neuroscienze Rita Levi Montalcini.