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Italia. Antiproibizionisti.it si presenta
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Articolo di www.antiproibizionisti.it
12 agosto 2002 13:16
 
Conoscere la realta' delle associazioni che chiedono la legalizzazione delle droghe, ci sembra utile e importante. Un ambito organizzato "molto piccolo", a differenza della proposta legalizzatrice che, invece, tagliando trasversalmente ideologie e schieramenti, se supportata da una informazione semplice e non "drogata" ad arte, potrebbe essere maggioritaria nel Paese, e concretizzarsi in altrettante leggi e norme.
Lo scorso 29 luglio ne e' nata una nuova, tutta in Internet, e abbiamo chiesto al suo segretario di presentarcela.



L'Associazione radicale telematica Antiproibizionisti.it nasce come esigenza di coagulare intorno ad un soggetto politico quelle risorse umane che, percependo prioritaria la lotta a tutti i proibizionismi e fondamentalismi, avevano gia' costituito un primo network intorno al sito clicca qui. Era il momento, e lo avvertivamo in tanti, di darci una struttura stabile, coordinata e soprattutto capace, in maniera "partigiana", di attivarsi con rapidita' in diverse zone d'Italia.
Per questo motivo si e' optato per la costituzione di un'associazione che fa di un "non-luogo" fisico come puo' essere il web, un punto di incontro, confronto ed iniziativa sul territorio.
Gia' dall'Assemblea Costituente abbiamo sperimentato con successo, e grazie all'aiuto della tecnologia, la possibilita' di riunirci in uno spazio opportunamente strutturato all'interno del sito, nel quale con estrema facilita', tutti i soci fondatori hanno avuto modo di mettere a confronto le proprie idee.
Il cuore della ns. azione politica, come soggetto radicale che, va ricordato, e' strumento di Radicali Italiani, e' quello di restituire ragionevolezza a istituzioni che, troppo spesso, vivono sull'eticita' della norma e non tenendo conto di un serio pragmatismo.
Assistiamo, e credo sia patrimonio comune di tutte le persone dotate di buon senso, ad uno scivolamento della politica verso posizioni antiscientifiche e, per troppi aspetti, anche antigiuridiche.
Il restrittivo "giro di vite" proibizionista proposto dal governo Berlusconi, si caratterizza, oltre che per l'ottusita' acritica, anche come grave e possibile violazione del diritto alla salute dei cittadini.
Sara' possibile tra non molto, grazie agli effetti delle nuove leggi in materia di droga, fecondazione ed immigrazione, assistere ad una recrudescenza criminale (per cio' che concerne droga e immigrazione), ad un nuovo tipo di turismo definibile "della maternita'", a una clandestinizzazione delle terapie che, temo, torneranno a dirsi "di classe".
La lotta che il nostro soggetto politico si propone di promuovere passa anche e soprattutto attraverso la denuncia dei fallimenti del proibizionismo, attraverso una capillarizzazione dell'informazione che troppo spesso viene negata ai cittadini di questa nazione.
Siamo sicuramente coscienti che il compito e' arduo, ma siamo anche consapevoli che il proibizionismo, in ogni sua forma, si configurera', oltre che tragico esempio di fondamentalismo integralista, anche come la peggior forma di fascismo e razzismo che una nazione a sistema democratico-parlamentare possa conoscere proprio nella misura in cui e' una visione ideologica a farsi norma dello Stato dentro e contro i lineamenti primari dello Stato liberale.
Detto diversamente e' la norma che si fa "anti-norma".
Diverse iniziative sono gia' state pianificate per i mesi di agosto e settembre: una richiesta di sperimentazione della RU486 su diverse realta' regionali con relativa raccolta di firme d'appoggio, una campagna di sensibilizzazione per l'utilizzo della pillola del giorno dopo con indagine sulla diffusione farmaceutica e prescrittiva della stessa, prosegue il monitoraggio sul funzionamento dei SERT e sulla discriminazione dei trattamenti metadonici.
Le battaglie sui temi della droga, della liberta' di cura e terapia, sulla ricerca scientifica sono per noi prioritarie.
C'e' tanta strada da fare ed e' necessario l'aiuto di tutti coloro che non accettando l'assurda formula che e' parola d'ordine dell'attuale Governo: cio' che per taluni e' peccato, deve divenire per i molti reato! Vogliono dire NO ai vecchi e nuovi "talebani".
Invitiamo tutti a visitare il nostro sito Internet all'indirizzo clicca qui, dove e' possibile conoscere le iniziative dell'Associazione e, soprattutto, dove e' possibile contattarci per percorrere con noi, magari solo un tratto di strada, ma nella direzione della difesa della vita del diritto e, quindi, della difesa del diritto alla vita.
Isidoro Franco Chella
(Segretario di Antiproibizionisti.it, email: [email protected])
 
 
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