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Gli inutili successi delle polizie contro i narcotrafficanti
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26 maggio 2023 11:02
 
 Europol, l'ufficio di polizia criminale dell’Unione europea, ha registrato quello che chiamano un buon successo per aver inflitto un duro colpo al cosiddetto “Balkan Cartel”: 37 arresti tra Croazia, Slovenia, Bosnia, Paesi Bassi, Italia, Belgio e Germania; i sequestri: 148.000 euro in contanti, diciotto armi da fuoco, tra cui due mitragliatrici, e 500 grammi di tritolo con innesco a distanza, 15 chili di cocaina, 11 di eroina, 3 di anfetamine, 7 di marijuana e 10 di cannabis.

Operazioni di dimensioni diverse sono frequenti, sia da parte delle polizie nazionali che della stessa Europol. Questa del “Balkan Cartel” si caratterizza per la sua dimensione e per il buon coordinamento tra le polizie nazionali. 

Attestati di stima e riconoscimento di efficienza sono stati espressi dai politici di tutti gli Stati coinvolti e non solo.

Ed ora, che succede? Siamo tutti più tranquilli perché i nostri ragazzi (e non solo) avranno meno possibilità di acquistare droghe di ogni tipo negli angoli di tutte le strade; ci sarà meno delinquenza; i disperati che vivono alla giornata col piccolo spaccio non lo faranno più; i piccoli e i grandi narcotrafficanti si prenderanno paura e si metteranno a fare altre cose magari legali; le forze dell’ordine avranno meno  narcos in circolazione e potranno dedicarsi di più alla nostra sicurezza, per esempio, sulla strada?

Niente di tutto questo. Anzi. Altri narcos, che prima si ammazzavano con quelli oggi arrestati, oggi avranno più possibilità e più facilità di traffici. La “manovalanza” intermedia (grossisti) e per le vendite al dettaglio (spacciatori) è sempre disponibile o, forse, nel frattempo abbiamo dato una casa, un lavoro, un’assistenza medica ai vari disperati che brancolano nelle città? Certo che no! Ai contadini produttori del Marocco, della Colombia, del Bangladesh o dell’entroterra della Calabria e dell’Albania, abbiamo dato alternative serene ed economicamente soddisfacenti per rifiutare di coltivare e/o produrre illegalmente le sostanze che poi affidano ai narcotrafficanti? Certo che no!

E allora? Non solo punto e a capo, ma meglio di prima per criminali (e chi li favorisce anche a livello istituzionale) e disperati, tutti sempre lì pronti ad occupare, anche col sangue e col fuoco, i posti dei nostri “Balkan cartel”.

C’è qualcosa che non torna in questo meccanismo di ordine pubblico che diventa foriero di disordine pubblico e privato, individuale e collettivo.
E finché non si deciderà di rompere questo meccanismo trasformando il mercato illegale in legale, sarà sempre e peggio di così. 

Certo, le droghe alterano le nostre percezioni e, grazie essenzialmente alla mancanza di controlli sulla pericolosità  dei prodotti che arrivano sul mercato nero, ci possono fare anche molto male. Ma perché questa nostra società che da secoli vive con tabacco e alcol - legali - non è in grado di fare altrettanto con le altre droghe?

Qui il video sul canale YouTube di Aduc

 
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