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Guatemala. La lotta alla droga, l'antidroga e la "certificazione" Usa
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Articolo di Donatella Poretti
10 aprile 2003 16:13
 
"Questo tribunale ritiene responsabili del reato di esecuzione extragiudiziaria gli accusati, e gli impone una condanna di 25 anni di prigione". Queste le parole che hanno posto fine al processo contro 13 agenti dell'antidroga, riconosciuti colpevoli di avere "assassinato" due uomini a Chocon (Caribe), durante una operazione antidroga. Altri tre agenti hanno ricevuto tre anni perche' riconosciuti colpevoli solo di violazione di domicilio delle due vittime. I fatti risalgono al gennaio del 2002 e gli agenti condannati continuano a professarsi innocenti. Uno di loro ha commentato cosi' la sentenza: "voglio dire che nessuno di noi e' un delinquente, abbiamo solo compiuto il nostro dovere il giorno dei fatti, purtroppo le persone erano armate, le usarono (le armi, ndr) e purtroppo sono morte". Mentre un altro condannato ha denunciato che "non si puo' combattere cosi' il narcotraffico, in questa maniera si perdera' il Paese. Lottiamo contro i narcotrafficanti, non contro gente perbene, non contro campesinos come hanno detto. Noi siamo innocenti".
E che la guerra alla droga in Guatemala viva un momento a dir poco difficile, lo testimoniano i fatti: nel marzo del 2002 dai magazzini dell'antidroga (Doan) scompaiono 1.605 chili di cocaina, dopo un mese il Doan, composto da 800 agenti, viene "depurato" e lo scorso 17 ottobre e' stato completamente dissolto. Il 31 gennaio 2003 gli Usa non hanno "certificato" il Paese per l'impegno nella lotta alla droga, e a meta' del mese di marzo l'ambasciatore statunitense in Guatemala, John Hamilton, ha precisato che per ottenere la "certificazione" (che porta con se' aiuti e risorse economiche) il Paese dovrebbe sequestrare almeno 10 tonnellate di cocaina all'anno.
Queste le prime conseguenze: il 20 marzo un sequestro di 1.095 chili di cocaina, il 3 aprile l'arresto di due colombiani legati al narcotraffico e il successivo sequestro di 14,4 milioni di dollari, e l'8 aprile un nuovo sequestro di cocaina stavolta per 820 chili.
Il presidente Alfonso Portillo, che proprio oggi si trova a Washington per un vertice con il presidente Usa e i suoi omologhi centroamericani per parlare di scambi commerciali, ha preannunciato che parlera' a George W. Bush dei progressi della lotta alla droga in Guatemala.
 
 
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