Le risposte sanitarie e sociali alle malattie infettive legate alla droga sono oggetto di una nuova miniguida del EMCDDA, pubblicata in occasione della Giornata mondiale contro l'AIDS. Si tratta dell'ottava di una serie di miniguide con cui l'agenzia risponde alle conseguenze del consumo illegale di droghe.
La condivisione di apparecchiature per l'iniezione di droga aumenta il rischio di trasmissione e acquisizione di infezioni trasmesse per via ematica, come l'HIV e l'epatite B e C. Sebbene l'epatite C sia l'infezione virale trasmessa per via ematica più diffusa tra le persone che si iniettano droghe (PWID), l'uso di droghe per via endovenosa rimane un'importante modalità di trasmissione dell'HIV in alcuni paesi dell'UE e continuano a verificarsi epidemie locali. Nonostante il calo dei tassi di trasmissione dell'HIV negli ultimi anni, più di 1 caso su 10 di AIDS nell'UE è ancora attribuito al consumo di droghe per via parenterale. Ciò può segnalare una diagnosi tardiva o una cattiva gestione del caso, entrambi evitabili.
Gli oppioidi, principalmente l'eroina, sono le droghe prevalentemente iniettate in Europa, tuttavia, negli ultimi anni, ci sono state indicazioni di una crescita di iniezioni di stimolanti, associata a pratiche di inoculazione particolarmente rischiose e a numerosi focolai di HIV.
La
miniguida di oggi mette in evidenza una serie di misure per prevenire e controllare le malattie infettive tra le PWID, compresi i test di routine, la promozione di comportamenti di iniezione più sicuri e l'accesso al trattamento con sostante alternative agli oppiacei. La guida si concentra su interventi che si sono rivelati utili in questo settore, come la fornitura di aghi e siringhe sterili e di trattamenti antivirali.
Le ultime prove in questo settore suggeriscono che i servizi dovrebbero essere mirati, integrati e forniti in base alle esigenze dei consumatori e alle condizioni locali. Ciò può avvenire attraverso luoghi fissi e di sensibilizzazione che offrano test, trattamenti, riduzione del danno e consulenze, nonché tramite rinvii a servizi sanitari primari generali e servizi medici specialistici. La combinazione di questi interventi in molti casi ne aumenta l'efficacia.
La fine dell'epidemia di HIV/AIDS e la lotta all'epatite virale fanno parte dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile.
Attingendo a una nuova revisione globale delle prove e alle intuizioni di 29 paesi (27 UE, Turchia e Norvegia), le miniguide dell'OEDT, raggruppate in quattro pacchetti, sono progettate per supportare professionisti e responsabili politici nell'affrontare le conseguenze negative del consumo di droga . Le risorse sono presentate in un formato digitale e modulare, progettato per migliorare l'accessibilità, per essere più facilmente leggibili su una vasta gamma di dispositivi e per facilitare aggiornamenti e traduzioni regolari.
Ogni miniguida fornisce una panoramica degli aspetti più importanti da considerare quando si pianifica o si forniscono risposte sanitarie e sociali a particolari problemi legati alla droga. Le miniguide esaminano la disponibilità e l'efficacia delle risposte e considerano le implicazioni per la politica e la pratica.
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