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Germania. Uno spinello nell'ora di ricreazione
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Articolo di Rosa a Marca
29 giugno 2004 16:45
 
La scuola tedesca sta di nuovo misurandosi con la droga. Chrstiane F. e i ragazzi dello zoo di Berlino e' uno stereotipo del passato, ma cio' non significa che i problemi siano risolti. Cresce il numero degli adolescenti che abusano di cannabis; terapeuti e psichiatri sono alle prese con diciassettenni dalla salute compromessa avendo iniziato con hashish e marijuana gia' a dodici o tredici anni; i frequentatori dei servizi per tossicodipendenti sono 15.000 l'anno -il quintuplo rispetto a dieci anni fa-, e un terzo di questi accusa danni permanenti.
La dimensione del fenomeno suggerisce una correzione di rotta. Intanto ci sono alcune considerazioni da fare. La prima e' che la sostanza e' piu' nociva del periodo hippy: la cannabis che circola oggi e' cinque volte piu' potente. La seconda: hashish e marijuana non si consumano in discoteca, oppure nei circoli privati e alle feste come succedeva prima, ma piu' banalmente a scuola. Il cortile scolastico si e' via via trasformato in un tranquillo mercato, dove i ragazzi piu' esperti e gia' consumatori vendono ai compagni la sostanza che si procurano nei luoghi dello spaccio. Alla stazione, o altrove, comprano una dose abbondante e la parte eccedente gli serve per pagarsi il vizio.
Theo Baumgaertner, sociologo del Centro di prevenzione delle tossicodipendenze di Amburgo, traccia questo quadro: "la droga degli anni 70 era l'eroina; negli anni '80 arrivo' la cocaina, nei '90 l'ecstasy e nell'ultimo decennio la cannabis, che e' diventata la droga vera".
Secondo uno studio ufficiale, piu' di un adolescente tedesco su quattro ha gia' sperimentato una droga illegale -quasi sempre marijuana o hashish- contro uno ogni sei nel 1993. Ed e' cambiato l'atteggiamento. Per i sessantottini lo spinello era espressione di protesta sociale e politica. Oggi, i consumatori sono molto piu' giovani e hanno in mente una sola cosa: fuggire rapidamente dalla realta' di questo mondo. Naturalmente e' verissimo che alcool e tabacco provocano molte piu' vittime della cannabis. Ma se parliamo di adolescenti e dovendo cercare comunque un approccio ragionevole al problema, si puo' forse fare riferimento all'esempio di Amburgo, dove :
-in alcune scuole e' stato eliminato lo spazio del cortile riservato ai fumatori;
-gli insegnanti seguono corsi per imparare a riconoscere per tempo i consumatori di cannabis e ad instaurare con loro un dialogo;
-si fa deterrenza chiedendo la collaborazione della polizia.
Ad ogni modo questo e' un approccio piu' concreto delle numerose campagne di prevenzione, costose ed inefficaci. E se proprio si vogliono fare campagne dissuasive, tanto vale concentrarsi sul tabacco. Uno studio, che sara' pubblicato in questa settimana, rileva infatti che si fanno le canne solo il 2% dei non fumatori ma il 38,4% di chi fuma regolarmente sigarette.
 
 
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