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Gb. Ex ambasciatore: "regolamentare la vendita di droghe"
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Articolo di Donatella Poretti
31 maggio 2002 18:47
 
L'ex ambasciatore della Gran Bretagna in Colombia, Keith Morris, propone di vendere le droghe illegali in farmacia, come alternativa per combattere il narcotraffico.
"Regolare" (non parla di legalizzare) queste droghe -dice Morris- sara' l'unico modo capace di contrastare le coltivazioni illegali, diminuire i tossicodipendenti e la redditivita' di un affare che da anni sta alimentando il conflitto armato in Colombia. Per questo pensa che una buona alternativa sarebbe quella che cocaina e eroina stiano negli scaffali delle farmacie, con etichette come farmaci, con limitazioni di vendita, ma non proibite. E' gia' arrivato a pensare che la gente potra' comprarle solo con la ricetta medica. A queste riflessioni e' arrivato dopo aver vissuto in Colombia come ambasciatore tra il 1990 e il 1994, e aver vissuto la guerra del Cartello di Medellin e di Pablo Escobar. Ora vuole convincere i vari Governi a compiere questa scelta, e dice di se' di essere solo uno dei tanti che crede che il proibizionismo sia stato un fallimento.
Oggi El Tiempo, quotidiano colombiano, pubblica un'intervista con l'ex ambasciatore, che riportiamo di seguito.
"Perche' pensa che convertire la cocaina e l'eroina in droghe da farmacia funzionera' contro il narcotraffico?
Perche' la proibizione crea un'industria criminale enorme. Qui sarebbe terminata la guerra, come in America Centrale, se non fosse per questa fonte di denaro. Oggi l'industria del narcotraffico e' una delle piu' grandi del mondo. Alimenta il terrorismo in Colombia o in Afghanistan. In Irlanda e in Spagna i gruppi terroristi sfruttano questo denaro. Non e' solo un problema della Colombia, ma qui e' particolarmente acuto.
Cosa lo ha portato ad impegnarsi in questa campagna?
Dopo tanti morti in Colombia e dopo la morte di Pablo Escobar, non abbiamo fatto i conti che il traffico era passato al Cartello di Cali e che era grande come prima. Abbiamo le carceri piene di persone che hanno commesso crimini per procurarsi la droga. Negli Usa ci sono due milioni di detenuti e piu' di mezzo milione e' in carcere per possesso di droga. In Gran Bretagna ne abbiamo 70 mila, e in gran parte, per possesso di droga, o per crimini commessi per procurarsela.
Questo evidenzia l'importanza di combattere insieme il problema...
Da 12 anni noi britannici, ma cosi' anche gli Usa e l'Unione Europea, ci siamo impegnati ad aiutare la Colombia nella lotta contro la produzione e il traffico, a ridurre il riciclaggio del denaro, il rifornimento di sostanze chimiche (per la raffinazione) e a ridurre drasticamente il consumo, e non abbiamo potuto portare a buon fine questo nostro impegno.
Perche?
Il problema e' che viviamo in una societa' basata sul consumo. Anche se ci sono molti controlli, il consumo delle droghe per uso ricreativo e' molto grande. Proibirle non serve a nulla. Bisogna regolamentarle.
Perche' parla di regolamentarle e non di legalizzarle?
La parola legalizzazione da' l'idea che non le consideriamo pericolose. La nostra idea e' quella di tenere un regime diverso per ciascun tipo di droga. L'eroina, per esempio, si dovrebbe venderla solo dietro ricetta medica. La cocaina e' un caso difficile, comunque dovrebbe essere venduta solo in farmacia, e sotto controllo. I minorenni non potrebbero comprarla e la legge dovrebbe essere severa con le farmacie che gliela vendessero. Le persone sarebbero avvisate della loro pericolosita', come nel caso dell'alcol o del tabacco. Dovremmo formare delle commissioni di esperti per stabilire i diversi regimi di vendita, tuttavia ci sono ancora molte ricerche da fare.
E' da solo a portare avanti questa idea?
Ci sono molte persone ora che stanno lottando per questo, ma io ho manifestato pubblicamente questa mia scelta e ho scritto su questo. Nel luglio dell'anno passato e' stato pubblicato un articolo su "The Guardian", che e' circolato in tutto il mondo. In Gran Bretagna una commissione parlamentare ci sta studiando sopra.
Chi ci guadagnera' di piu' se le droghe verranno regolamentate come lei ha immaginato, i produttori, come la Colombia, o i consumatori, come gli Usa?
Tutti. La Colombia, perche' vedra' ridurre il conflitto interno. E' la piu' grande vittima. Gli Stati Uniti, per l'automatica riduzione della criminalita'.
Crede che la regolamentazione sara' davvero effettiva contro i gruppi armati?
Ridurra' le loro entrate finanziarie drammaticamente.
Scarta in maniera definitiva la scelta di combattere la produzione con la strada di combattere il narcotraffico?
E' fallita con costi enormi."
 
 
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