Intervista pubblicata sul quotidiano "El Diario de Hoy" di oggi, a Godofredo Miranda, capo della Divisione Antinarcotici (Dan) della Policia Nacional Civil.
L'intervista e' di Jorge Beltràn.

D. Com'e' la situazione del traffico di eroina in El Salvador?
In El Salvador come in tutto il centroamerica e' diminuito notevolmente durante quest'anno, secondo i dati in nostro possesso.
Nel 2002 i sequestri sono stati di 14 chili. Nel 2003 fu registrato un aumento fino a 23 chili. Questo solo in El Salvador. Ma in questi primi mesi del 2004 i sequestri sono ammontati a 2 chili e mezzo
D. A cosa si deve questa diminuzione?
Non c'e' uno studio che dica precisamente il perche'. Ma io azzarderei a dire che dipenda dall'efficienza della polizia in materia di narcotraffico. Un trafficante di eroina non rischia mai, in un solo viaggio, un trasporto di merce superiore a dieci chili.
D. Perche' questa cautela?
Questa droga e' molto costosa rispetto alla cocaina. Secondo i nostri dati un chilo di eroina, sul mercato al dettaglio, e' venduto a 60 mila dollari.
D.Quali sono le rotte che utilizzano i cartelli?
L'eroina che passa dalla nostra regione viene da Colombia e Equador. Comunque potrebbero essercene diverse.
D. Da quali cartelli arriva l'eroina che e' stata sequestrata in El Salvador?
Non siamo stati in grado di stabilirlo. Durante i sequestri abbiamo arrestato vari nicaraguensi, ma si tratta solo di "muli".
D. Attraverso questi non siete stati in grado di stabilire a chi apparteneva l'eroina?
Come polizia non abbiamo il potere di interrogare i detenuti. Il nostro servizio di intelligence serve solo per le indagini. Ci siamo coordinati con le autorita' di questo Paese per indagare se chi abbiamo arrestato appartiene o meno ad una rete o siano solo occasionalmente utilizzati. Puo' darsi che in Nicaragua ci sia una specie di centro di smistamento per piccole spedizioni.
D. Quanto e' il consumo di eroina in El Salvador?
Credo che non si consumi perche' e' troppo costosa. L'eroina che abbiamo sequestrato nel nostro Paese e' in transito.
D. Nel nostro Paese operano grandi strutture di narcos?
In questo momento la struttura piu' grande e' quella di Otto Herrera. E siamo compiaciuti che, nello specifico, il 70% delle prove contro di essa sono dovute alla nostra polizia.
D. A fine maggio, a Panama, si e' tenuto un incontro dei capi antidroga, di cosa avete parlato?
Abbiamo analizzato i risultati degli obiettivi che erano stati indicati dalla XXII Conferenza Internazionale per il Controllo delle Droghe.
D.Quali sono state le conclusioni?
Per il "Gruppo D", al quale apparteniamo, si e' discusso su tre argomenti: la cattura di Otto Herrera, battere le strutture centroamericane dei narcotrafficanti e lo sviluppo di due grandi operazioni: "Controlado I" e Controlado II". Un mese prima della conferenza, il 21 aprile, abbiamo catturato Otto Herrera, che guidava una struttura a livello centroamericano.
Durante le due operazioni abbiamo arrestato 175 persone che in quale modo avevano a che fare con il narcotraffico, fermato 177 persone, sequestrato nove tonnellate di cocaina, 51 chili di eroina. 9,3 chili di resina di oppio, 33 tonnellate di marijuana. Nel contempo abbiamo sequestrato 29 automezzi, una imbarcazione, 12 armi da fuoco e 224.572 dollari.
D.Come valuta questi risultati?
Queste operazioni hanno dato molti benefici a tutto il centroamerica. Nel nostro Paese, in questo momento, stiamo indagando su persone che avrebbero potuto collaborare con la struttura di Otto Herrera.
D. Su cosa si concentrano gli sforzi nella regione?
Verso la disarticolazione delle strutture del narcotraffico e nella lotta contro il piccolo traffico.