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Colombia. E se al posto della coca ci si mettessero gli struzzi?
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Articolo di a cura di Donatella Poretti
17 novembre 2002 21:09
 
Susan Abad, corrispondente in Colombia per il quotidiano peruviano El Comercio, in un articolo pubblicato oggi sembra aver trovato, o almeno intravisto la soluzione alle coltivazioni della coca in Colombia. Il titolo la dice gia' lunga "Alternativa alla coltivazione della coca". L'idea le e' stata offerta dalla visita ad una fattoria a pochi chilometri da Bogota' dove una coppia, Juanita Sánchez e il marito Gary Jordan, hanno messo in piedi un bell'allevamento di struzzi. Una sola penna puo' costare 12 dollari, quelle piu' piccole si vendono a chilo e sono utilizzate per pulire i computer. La carne e' prelibata, da piatti raffinati a semplici hamburger, i due allevatori ritengono che l'offerta e' sempre minore rispetto alla domanda, ecco il perche' dell'elevato costo. Le uova sono da rivendere, e poi becco e unghie possono essere utilizzate per far gioielli artigianali o oggetti alternativi. E sembra che si riproducano con una facilita' incredibile. I nostri allevatori ne avevano acquistati 15 a 3.500 dollari l'uno: in 11 mesi la prole e' stata di 61 struzzi. Costa poco il loro mantenimento, e occupano anche poco spazio: "in un ettaro di terreno, dove possono crescere due vacche, possono starci ben 18 struzzi", assicura la signora Sánchez. "L'alta redditivita' di questo commercio, i suoi potenziali benefici e la poca infrastruttura di cui necessita, ha fatto si' che il Governo la veda come un'alternativa per la sostituzione delle coltivazioni di coca. Se questo progetto si ampliasse, farebbe si' che nel giro di cinque anni la Colombia potrebbe convertirsi in un Paese leader nell'allevamento e nel consumo di questo esotico uccello". Questa la chiusa della corrispondente.
Dopo la visita nel Paese delle Meraviglie, la nostra corrispondente Alice, la potremmo inviare in quello degli Struzzi, che tanto ci ricorda i nostrani vecchi progetti della Lega Nord degli albori che voleva risolvere la "questione meridionale" con il mitico bergamotto. Piantagioni di bergamotto che si estendevano a vista d'occhio, dalla Padania in giu', a coprire tutto lo stivale. E finalmente quei terroni attaccati alla mamma Stato di Roma ladrona, una volta conquistata la loro indipendenza economica, tipica del coltivatore di bergamotto, avrebbe potuto riconquistarsi una dignita' da pari a pari con il manovale del bergamasco.
Come non averci pensato prima?
 
 
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