testata ADUC
Colombia. Processo di pace: il bue dice cornuto all'asino
Scarica e stampa il PDF
Articolo di Donatella Poretti
26 gennaio 2002 21:16
 
Il "processo di pace" va avanti. Ieri le Farc (Forze armate rivoluzionarie della Colombia) in un attentato con una bicicletta-bomba hanno ucciso quattro poliziotti, un bambino di cinque anni e ferito altre 32 persone, davanti ad un ristorante della capitale Bogota'.
E sempre ieri c'e' stato uno scambio di battute tra il presidente colombiano, Andrés Pastrana e un'altra parte in causa del complesso mosaico, i paramilitari delle Auc (Autodifese Unite della Colombia). Pastrana aveva dichiarato di voler riannodare un dialogo di pace anche con questo gruppo: "includere tutti gli attori" in causa per raggiungere veramente la pace. I rapporti si erano infatti deteriorati dopo l'accordo di Los Pozos tra Farc e Governo, che prevedeva lotta dura alle Auc. Cosi' le Auc rispondono a Pastrana da par loro, dichiarandosi disponibili per il bene della Colombia, ma rinfacciando al presidente una serie di punti per ricordargli la pericolosita' dei "signori delle Farc".
Le Autodifese scrivono nel loro comunicato, che Marulanda, il capo delle Farc, "mentre crea false aspettative ai colombiani, dorme in mezzo alla maggiore coltivazione di coca del mondo, e agevola la consegna del narcotrafficante Fernandinho al Governo del Brasile per ottenere il suo silenzio sulle 20 tonnellate mensili di cocaina che commerciano le Farc. Mentre questo accade, il presidente insiste a sostenere la difficile tesi che le Farc non sono narcotrafficanti, perche' il Governo sta negoziando con loro". Nell'ultimo punto le Auc affondano il coltello nella piaga: "e' semplice il bilancio dell'amministrazione Pastrana: ha ricevuto un Paese con 50 mila ettari seminati a coca per arrivare ad oggi con piu' di 150 mila ettari di coltivazioni illegali".
Il quotidiano venezuelano El Nacional, oggi pubblica un articolo dal titolo "Diego León Montoya: il nuovo imperatore della mafia", dove si fa il punto su "Don Diego" il nuovo capo del narcotraffico colombiano a cui stanno dando la caccia Messico, Ecuador, Usa, oltre la stessa Colombia, che ha messo in piedi un'industria in grado di esportare droga per 50 milioni di Usd al mese. Don Diego su cui pende una taglia da 160 mila euro, ha modificato il profilo del narcotrafficante, che ha abbandonato l'opulenza e la stravaganza per condurre una vita sociale molto ritirata. Don Diego e' inoltre uno dei principali finanziatori dei gruppi dei paramilitari, il gruppo Calima delle Auc, che operano nella Valle del Cauca.
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS