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Colombia. Pastrana all'Ue: Farc e Eln sono narcoterroristi
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Articolo di Donatella Poretti
5 maggio 2002 20:43
 
L'Unione Europea, nel compilare la lista delle organizzazioni terroristiche, ha inserito le Auc, Autodifese Unite della Colombia, i paramilitari di destra, e ha invece escluso Farc e Eln. I marxisti delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia e i guevaristi dell'Esercito di Liberazione Nazionale, che gia' da tempo fanno parte della lista nera dei terroristi stilata dagli Stati Uniti, sono stati un po' a sorpresa graziati dall'Europa. La notizia ha suscitato un forte impatto in Colombia, disastrata da 38 anni di "guerra civile", che proprio in coincidenza con la rottura del processo di pace dello scorso febbraio, ha visto un'escalation terrorista delle Farc senza precedenti. Cosi' mentre nel Paese andino si scoprono i campi di addestramento terroristico nell'ex zona di distensione, gestita dalle Farc per cinque anni; mentre emergono i primi rapporti dei legami con gli irlandesi dell'Ira e i baschi dell'Eta, che potrebbero aver insegnato molte delle tecniche terroriste che in queste settimane stanno mettendo in pratica gli allievi delle Farc, la notizia arrivata dal vecchio continente, non poteva essere piu' incomprensibile.
Il presidente colombiano, Andres Pastrana, ha preso carta e penna e ha inviato una nota al suo omologo spagnolo, José Maria Aznar, perche' il Consiglio dell'Unione Europea nella sua prossima riunione riveda la sua posizione. "Vedo con grande preoccupazione questa decisione, perche' non considero giusto per un Paese come il nostro, per la gente piu' povera, piu' dimenticata, colpita dagli attentati terroristi, che le Farc siano escluse dalla lista, quando il mondo intero le ha classificate come terroriste e narcoterroriste".
In attesa di una risposta, Bogota' s'interroga su come possa essere accaduto. Al Consiglio europeo le decisioni si prendono all'unanimita', e il veto per escludere i guerriglieri potrebbe essere venuto dalla Svezia, da anni attiva nel processo di pace. La Svezia ospita anche l'Anncol, l'agenzia di notizie delle Farc, e settori influenti dell'opinione pubblica considerano la lotta delle Farc non terrorista, ma di liberazione. Il fattore che ha bloccato la decisione sembra essere stato quello che includendole nella lista si sarebbero chiuse le strade per un futuro processo di pace. Nei corridoi diplomatici circolava l'ipotesi di mettere una clausola per cui se si fosse riavviato un dialogo tra il Governo colombiano e le Farc, queste sarebbe uscite automaticamente dalla lista, ma la proposta di compromesso non e' riuscita a passare.
Ma che le Farc abbiano goduto di buoni supporter, e come dimostra questa "gaffe" diplomatica, ne godano tuttora, in realta' non e' una notizia. Basti ricordare che solo un anno fa in Italia una delegazione di guerriglieri era venuta in visita ufficiale facendo tappa in Vaticano, alla Camera dei Deputati, ospite dell'allora presidente Luciano Violante e infine in Confindustria. Del resto solo qualche settimana fa il Congresso di Rifondazione Comunista applaudiva un documento sottoscritto anche dalle Farc per la pace in Palestina.
 
 
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