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Colombia. Le Farc, il presidente Uribe e il narcotraffico
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Articolo di a cura della redazione
26 giugno 2004 17:59
 
Riportiamo due articoli dell'ex segretario antidroga brasiliano Walter Fanganiello Maierovitch pubblicati dalla rivista brasiliana Carta Capital.


I 40 ANNI DELLE FARC
Il presidente Uribe aspetta solo il segnale verde della Casa Bianca per mettere in pratica il piano di armare 1 milione di civili

Di orientamento marxista, le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (Farc) hanno compiuto 40 anni a maggio. Il presidente colombiano Álvaro Uribe, ha messo in allarme i militari per evitare sorprese da azioni violente, di matrice terrorista.
Nel corso del temuto mese di maggio, il governo Uribe ha dato la notizia dell'arresto di due capi regionali delle Farc. Ed e' circolata la voce sulla morte del suo capo principale, Manuel Marulanda, vittima di un cancro.
La guerra civile in Colombia e' piu' antica delle Farc. E' stata scatenata il 9 aprile del 1948, con l'omicidio del leader popolare Jorge Eliécer Gaitán. A partire da quel momento, la Colombia ha stretto forti legami con gli Usa. Per farsi un'idea, nel 1951, e' stato l'unico Paese sudamericano ad inviare truppe per la Guerra della Corea. Sotto la presidenza di Uribe, la Colombia ha appoggiato l'invasione dell'Iraq.
Nel 1964, i nordamericani hanno fatto pressioni sull'Esercito colombiano per eliminare un gruppo ribelle, composto da piccoli proprietari terrieri, ritenuti influenzati dal successo di Fidel Castro nella Sierra Maestra. Risultato: i ribelli reagirono e il piccolo assediante Manuel Marulanda, chiamato Tirofijo, creo' le Farc.
Per legge, nel 1968 venne aperta la porta ai paramilitari. Questa legge autorizzava la costituzione di miliziani civili per affrontare i guerriglieri. Con il tempo la legge e' stata revocata e allora, i diversi gruppi di paramilitari si unirono e fondarono, nel 1996, le Autodifese Unite della Colombia (Auc), sotto il comando del narcotrafficante Carlos Castaño -che attualmente si finge morto- e del latifondista italo-colombiano Salvatore Mancuso.
Rispetto ai due conflitti colombiani, Andrés Pastrana, dopo essere stato eletto presidente (1998), ha presentato una diagnosi sul suo Paese: "La Colombia convive con due diverse guerre: quella del narcotraffico e quella della guerriglia contro un modello economico, sociale e politico che considera ingiusto, corrotto e generatore di privilegi".
A Pastrana manco' di rivelare come gli interessi strategici, egemonici, economici e politici degli Usa servivano per fomentare la guerra civile. Una guerra sanguinaria, con l'impiego di metodi terroristi da parte delle Farc e massacri dei civili realizzati dai paramilitari.
Dopo il tragico 11 settembre, il governo di Bush ha incluso le Auc nella lista delle organizzazioni terroriste internazionali, con una significativa riserva: "non attentano direttamente agli interessi degli Stati Uniti e dei cittadini nordamericani". In altre parole, possono, una volta travestite proseguire come forza ausiliaria di Uribe, della Dea, della Cia. E, inoltre, servire le imprese di petrolio nordamericane in Colombia.
Lo sfruttamento delle risorse petrolifere della Colombia dimostra come la questione delle droghe e' usata per legittimare l'interferenza nordamericana. Secondo il presidente Bush, non c'e' insorgenza, ma narcoterrorismo. Con pozzi e condotti installati in Colombia, le imprese petrolifere plaudono a Bush. E le imprese sono molte: OXI, Texaco, Harken, Chevron, BP, Reliant, Eron, Global, Halliburton.
La Herken Energy aveva il presidente Bush nel suo consiglio di amministrazione e lo pagava 122 mila Usd all'anno. In Colombia, la Harken agisce in societa' con la Global Energy Development. Non e' senza ragioni che il Plan Colombia ha previsto di stanziare milioni di dollari al battaglione dell'Esercito presente nella regione petrolifera dell'Arauca.
Il battaglione dell'Arauca sorveglia gli oleodotti petroliferi che collegano i pozzi estrattivi con i porti dei Caraibi. Tra le principali beneficiarie ci sono la Harken, la Halliburton -che apparteneva al vicepresidente Dick Cheney-, e l'OXI, dell'azionista Al Gore, formalmente sconfitto nelle ultime elezioni da Bush.
Dall'altra parte, il cartello del Valle Norte -unico superstite dopo la scomparsa dei cartelli di Cali e Medellin- sostiene e traffica droghe insieme ad organizzazioni paramilitari. Quanto alle guerriglie, si rafforzano economicamente con sequestri, estorsioni, furti e rapine. Nei territori controllati, riscuotono anche una "tassa" di protezione per i cocaleros e per i laboratori di raffinazione della cocaina e dell'eroina.
Secondo dati poco affidabili, il generale Barry MacCaffrey, ex zar antidroga del governo di Bill Clinton, le Farc raccolgono annualmente 500 milioni Usd, per mezzo delle "imposte" sulle droghe.
Nei 40 anni delle Farc, c'e' una sola certezza: la guerra civile colombiana e' lontana dalla fine. E il presidente Uribe aspetta solo il segnale verde della casa Bianca per mettere in pratica il piano di armare 1 milione di civili, per contrastare la guerriglia insorgente.



MEMORIA SELETTIVA
Una retrospettiva della vita pubblica del presidente Uribe puo' chiarire le divergenze

CartaCapital ha ricevuto dall'ambasciatore della Colombia, Jorge Enrique Garavito Duran, una lettera che critica l'articolo titolato "I 40 anni delle Farc", la riportiamo di seguito:

"1. In primo luogo, e' assolutamente falso che il presidente Uribe e' in attesa del segnale verde della Casa Bianca per mettere in pratica un piano per armare un milione di civili. La politica di Sicurezza Democratica dell'attuale governo in Colombia cerca di restituire la sicurezza ai cittadini, impegnando per questo proposito la forza legittima dell'Esercito e della Polizia, ma non pretende e non ha preteso mai armare civili per affrontare questa lotta. Ha annunciato un piano per rendere consapevole la popolazione affinche' informi le autorita' sulle attivita' dei gruppi armati, ma questa e' una azione di intelligence, a cui la cittadinanza partecipa in maniera spontanea.
2. La lotta contro la guerriglia in Colombia non e' appoggiata e applaudita solo da alcune imprese nordamericane o esclusivamente dal Governo degli Stati Uniti; l'80% della popolazione colombiana ha espresso il suo appoggio al governo del presidente Uribe e la totalita' dei governi delle Americhe, esclusa Cuba, condannano e hanno condannato ufficialmente le attivita' terroriste della guerriglia in Colombia.
3. E' vano lo sforzo di voler presentare la guerriglia colombiana nell'attualita' come un gruppo ideologico e insorgente all'interno di un conflitto esistente nel decennio degli anni 60. Quando la guerriglia e' entrata dentro l'affare delle droghe, come e' risultato evidente in Brasile con l'arresto di Fernandinho Beira-Mar, che trafficava cocaina con le Farc, sono poche le persone che ancora credono nelle loro motivazioni ideologiche e, dall'altra parte sempre piu' le Farc e le Eln sono identificate come i nuovi cartelli della droga.
4. Nessuno puo' sapere quanto ancora durera' il conflitto in Colombia, ma e' sicuro che, attualmente, in Colombia, sta rinascendo la speranza, perche' la societa' tutta e' risoluta a utilizzare tutte le risorse necessarie per mettere un punto finale in questa tragedia di 4 decenni".


Risponde Walter Fanganiello Maierovitch:
Una retrospettiva sulla vita pubblica del presidente Álvaro Uribe Vélez, comprensiva dei sospetti, potra' chiarire le divergenze. In relazione al narcotraffico, nel 1989, l'allora deputato Uribe si era dichiarato contrario alla legge che autorizzava l'estradizione dei narcotrafficanti. All'epoca, erano ben noti i legami di amicizia che manteneva con la famiglia mafiosa Ochoa: per il narcotraffico internazionale, i fratelli Ochoa, soci di Pablo Escobar nel Cartello di Medellin, sono stati temporaneamente estradati negli Usa.
Un elicottero di proprieta' del padre di Uribe, di nome Alberto, e' stato sequestrato a "Tranquilandia", cioe', nel megacomplesso costruito da Pablo Escobar per la raffinazione della cocaina. Uribe e' stato direttore dei servizi dell'aeronautica civile: ha autorizzato la costruzione di piste private e ha concesso abilitazioni a diversi piloti al servizio dei cartelli. Nei pochi mesi in cui e' stato sindaco di Medellin, aveva promesso di realizzare i progetti sociali di Pablo Escobar.
Nell'anno 1982, Uribe ha dovuto consegnare la fazenda La Mundial. Questo per il pagamento di indennizzi dovuti a 76 impiegati, che lavoravano senza ricevere stupendi. Secondo il rapporto dell'organizzazione Nunca Mas, due fazendas della famiglia, come La Manada e la Guacharacas, erano utilizzate come accampamenti dei paramilitari. Quando divenne governatore di Antiochia, Uribe dichiaro' la regione Zona Speciale per l'Ordine Pubblico. Cosi' sorsero piu' di 60 squadroni armati del Convivir, che liquidarono gli oppositori politici e garantirono il controllo regionale dei paramilitari delle Auc.
Nel programma elettorale che ha portato Uribe alla presidenza, e' contestata la dottrina del monopolio statale delle forze armate. E questo programma prevedeva la promessa di reclutare un milione di colombiani "per la prevenzione del crimine". I civili reclutati avrebbero ricevuto cellulari o radiotrasmettitori e "armi genericamente difensive".
I nordamericani, fino ad ora, sono favorevoli all'avanzamento del reclutamento. Per come si e' mostrato servente e tardivo in questa realizzazione, e' chiaro che Uribe sta aspettando il segnale verde di Bush. Infine, l'articolo metteva in risalto che la "tassazione" del narcotraffico era la principale fonte di sostentamento delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (Farc).
In quanto a Fernandinho Beira-Mar, stabili' dei legami con Negro Acacio, ex componente delle Farc e trafficante di cocaina.
 
 
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