testata ADUC
Colombia. Il capo delle Auc autodenuncia il narcotraffico
Scarica e stampa il PDF
Articolo di Donatella Poretti
10 giugno 2002 19:26
 

Per approfondimenti:

Altre notizie sul capo delle Auc, Carlos Castaño


L'atteggiamento del prossimo Governo colombiano di Alvaro Uribe Velez, nei confronti dei gruppi armati dipendera' molto dall'incontro che avra' con il presidente Usa, George Bush. Il narcotraffico e la lotta alle droghe sara' sicuramente uno dei temi centrali. Giocando d'anticipo il capo dei paramilitari di destra, Carlos Castaño, nell'editoriale del sito Internet delle Auc (Autodifese Unite della Colombia) pubblicato il 9 giugno, denuncia i legami con il narcotraffico di alcuni fronti e di alcuni comandanti delle stesse Auc.
Non e' la prima volta che Castaño parla di questi argomenti, ma e' certamente la prima volta che fa i nomi dei paramilitari coinvolti nel narcotraffico.
"(...) Non e' facile, ed e' molto doloroso decidere di scrivere quello che seguira', soprattutto perche' mi riferiro' alle nostre debolezze quando stiamo lottando con la guerriglia, tuttavia qualcuno deve dirlo, e in questo caso sento l'obbligo ineludibile di parlare in quanto cittadino colombiano e Capo Politico delle Auc, cosciente delle conseguenze, mi assumo la responsabilita' personale delle mie parole.
L'atto di Costituzione Politica delle Auc redatto il 18 aprile 1997, nel suo Articolo Primo, paragrafo d, esige dai comandanti di: "non coinvolgere i propri fronti nelle attivita' del narcotraffico". E nell'Articolo Quarto, conclude: "qualsiasi gruppo alleato che risultera' coinvolto nel narcotraffico, si assumera' la sua responsabilita', indipendentemente dal Movimento Nazionale". Questi sono i principi base delle Auc e a questi ci sottomettiamo. (...)
La penetrazione del narcotraffico nei vari gruppi che fanno parte delle Auc e' insostenibile e conosciuta dai servizi segreti della Colombia e degli Usa, il che molto probabilmente portera' il Governo nordamericano ad esigere un intervento prioritario contro le Autodifese, colpendo ingiustamente i Fronti legittimi e esclusivamente dediti all'antisovversione, che sono la maggior parte nelle Auc, mentre si rafforzera' la guerriglia. Tutto questo avverra' per la nostra incapacita' di non aver saputo serrare le fila contro il narcotraffico.
E' un mio obbligo denunciare pubblicamente questa grave situazione e astenermi dall'inviare messaggi privati e distraenti ai governi interessati e colpiti dal narcotraffico, come precedentemente era stato deciso nella nostra recente riunione della dirigenza delle Auc.
Conosciamo l'obbligo dello Stato di combattere tutte le organizzazioni al margine della legge, tuttavia ricorro a questa dichiarazione pubblica come unica possibilita', anche se non la piu' prudente, per appellarmi al buonsenso delle Forze Armate dello Stato affinche' facciano una distinzione nel momento in cui danno le priorita' alle azioni militari. Altrimenti, colpiranno un'organizzazione antisovversiva, dove la maggior parte dei comandanti e i subalterni sono persone oneste impegnate per il futuro della Colombia, che non meritano di essere sacrificati per colpa di una minoranza che ha utilizzato le Autodifese unicamente per coprire i loro interessi economici e illegali.
Io devo fare i nomi. Credo che il problema inizi con l'attitudine del signor Ernesto Baez, che sostiene e propaganda come strategia politica, l'argomento che piu' le Auc eserciteranno il loro controllo nel narcotraffico e nelle zone cocalere, e maggiore sara' l'interesse di negoziare con noi da parte degli Usa. Un grosso errore, mi oppongo duramente ad una simile barbarie, per questa strada il signor Baez porta il suo gruppo ad una sicura estradizione. Tuttavia, questo assurdo discorso, che mi trovo a scongiurare, e' stato assimilato in altri fronti e membri delle Auc come quelli del signor Montañés, capo delle Autodifese del Sud del Bolivar, che irresponsabilmente e' coinvolto nelle attivita' del narcotraffico, scordandosi che il suo destino coinvolge tutte le Autodifese, travolgendo con se' nell'abisso i suoi subalterni onesti e le sue truppe innocenti. La stessa situazione si presenta nelle Autodifese del Putumayo con il comandante Rafa, e in maniera minore nelle Autodifese del Bloque Minero. In altri casi e' ancora tollerabile la situazione, perche' per fortuna e' netta la differenza tra narcotraffico e Autodifese.
Abbiamo compreso dai comandanti delle Auc che e' necessario ricorrere alle tasse sul raccolto dei cocaleros, ma non accettiamo l'installazione dei laboratori per la raffinazione della droga, ne' la costruzione delle piste clandestine. Tantomeno e' accettabile la complicita' con le partenze di droga nelle coste del Pacifico e dell'Atlantico, nelle zone sotto il controllo delle Autodifese, e dove i narcotrafficanti responsabili di queste spedizioni sono gli stessi proprietari degli stock di droghe e sono gli stessi comandanti delle Autodifese che controllano le rispettive zone.
Sono cosciente che diversi comandanti hanno mutato completamente le loro attivita' legate al narcotraffico e di altri che hanno preso platealmente le distanze. (...) I membri che ho nominato qui, potranno dimostrare che ho sbagliato, ma non e' a me solo che lo devono fare, ma davanti a tutti i colombiani e alla comunita' internazionale, e questo potra' essere fatto solo con fatti pratici e non con sofismi come quelli utilizzati dal signor Baez nei suoi interventi (...).
Solamente la rottura totale con il narcotraffico potra' aprire una porta attraverso la quale potremo tornare alla normalita' sociale di un tempo, in caso contrario l'offensiva internazionale contro le Auc potra' essere insostenibile. In questa situazione sara' mio dovere continuare a difendere i diritti di tutti i membri delle Auc che mai si sono legati al narcotraffico. Io resto con loro."

 
 
ARTICOLI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS