Quando si tratta di punire i trafficanti di droga i cinesi vanno per le spicce: bastano poche quantita' di stupefacenti per essere condannati all'ergastolo o alla pena di morte. Eppure il problema e' tutt'altro che risolto. L'ultimo rapporto del ministero della Sicurezza Pubblica segnala che nel primo semestre del 2001 i reati per droga sono saliti a 160.000, un terzo in piu' rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Sono state arrestate 165.000 persone e sequestrate 6,2 tonnellate di eroina, 1,9 tonnellate di oppio, 640.000 pasticche di ecstasy.
Quasi tutte le droghe provengono dal cosiddetto Triangolo d'Oro, formato da Thailandia, Laos, Myanmar. Ora questi tre Paesi hanno stipulato un accordo di collaborazione con la Cina impegnandosi a scambiare informazioni, a reprimere con piu' efficacia i trasgressori e a convertire le colture. Ma c'e' poco da illudersi, visto che nelle Regioni di confine le autorita' locali hanno il loro tornaconto dal narcotraffico e chiudono volentieri uno o anche tutt'e due gli occhi.
Resta poi il problema del consumo, che il Governo cinese ha sempre finto di ignorare considerandolo un tipico fenomeno occidentale.