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Brasile. La novita' del traffico dell'eroina
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Articolo di Donatella Poretti
31 agosto 2002 20:55
 
Il Brasile e' entrato nella mappa del traffico internazionale dell'eroina. Una sequenza di sequestri di questo stupefacente ha portato la Polizia Federale a ritenere che la rotta utilizzata dalla cocaina colombiana, ora viene utilizzata anche dall'eroina. Tra le ragioni c'e' sicuramente l'ingresso, dovuto in parte agli effetti della guerra in Afghanistan, della Colombia tra i primi produttori, e quindi esportatori, dell'eroina grazie ai suoi 12 mila ettari di piantagioni di papavero da oppio.
"Stiamo indagando in merito al traffico di questa droga attraverso il nostro territorio", assicura il funzionario della Polizia Federale brasiliana, Mauro Sposito, che coordina l'Operazione Cobra, un'operazione che da oltre due anni vigila e controlla i mille e seicento chilometri della frontiera amazzonica con la Colombia.
Ancora le cifre dei sequestri riportano numeri molto piccoli, circa 11 chili nei primi tre mesi dell'anno, eppure per un Paese, il Brasile, che praticamente non conosce ne' il traffico, ne' il consumo di eroina, non possono far altro che destare allarme. A meta' settimana a Copacabana, Rio de Janeiro, il sequestro di 10 chili di eroina in una volta sola, ha chiaramente suscitato clamore. Il pericolo che Rio entri nelle rotte internazionali del traffico di eroina, porta con se' anche la conseguenza che un po' di sostanza si fermi, creando un mercato interno di consumatori di eroina, ad oggi pressocche' inesistente.
"Puo' essere la punta di un iceberg, perche' sappiamo poco del transito di eroina nella regione. Gli ultimi sequestri rivelano che i canali utilizzati e i metodi dei trafficanti sono gli stessi di quelli utilizzati per la cocaina", sottolinea il funzionario della Polizia Civile di Amazonas, Marco Engel.
La Polizia Federale ha gia' delle informazioni su chi sono i trafficanti brasiliani coinvolti nel traffico di eroina nella regione amazzonica: sarebbero al servizio degli innumerevoli cartelli familiari che controllano il traffico in Colombia, frammentazione avvenuta dopo la dissoluzione del Cartello di Medellin. "Oggi la situazione e' piu' difficile. Prima c'era un unico incendio. Ora, con la frammentazione dei cartelli colombiani, sono centinaia di incendi minori, che non sappiamo dove stanno ardendo", dicono dalla Polizia. Il sospetto e' che la tecnica di raffinamento dell'eroina sia stata importata direttamente dal Medio Oriente attraverso uno scambio di narcotrafficanti, e grazie al sostegno di terroristi.
 
 
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