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Brasile. II Forum Nazionale Antidroga, la svolta verso la depenalizzazione
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Articolo di Donatella Poretti
12 dicembre 2001 18:55
 
Si e' aperto ieri il II Forum Nazionale Antidroga a Brasilia, e la nuova legge sugli stupefacenti e' stata la protagonista della prima giornata dei lavori. Prigione solo per i trafficanti e cure e programmi di riabilitazione per i consumatori, tutti d'accordo nel difendere il principio che sta alla base di questa svolta politica fondamentale a cui il Brasile e' prossimo.
Cosi' il presidente brasiliano Fernando Henrique Cardoso nell'aprire i lavori ha sottolineato l'importanza della depenalizzazione del consumo di stupefacenti, precisando che la soluzione dei problemi legati alla droga non passa per una semplice scelta del Governo: "le cose non si risolvono dal giorno alla notte, ne' con una bravata, ne' attraverso un atto isolato. E' un processo. E tutto quello che e' un processo e' difficile da capire. Occorre tempo".
Il direttore della Polizia Federale, Agilio Monteiro, responsabile della repressione del narcotraffico difende le modifiche legislative, i consumatori non devono essere trattati come criminali. Gli fa eco il generale Alberto Cardoso, capo della Sicurezza Istituzionale: "un dipendente non puo' essere incarcerato come un criminale. Non per paternalismo, ma per evitare che una persona pienamente recuperabile degradi in carcere".
Ieri e' stata anche la prima giornata del nuovo 'zar antidroga' brasiliano, il generale Paulo Roberto Uchôa, capo della Segreteria Nazionale Antidroga, primo obbiettivo: la municipalizzazione "ciascun Comune deve avere il suo consiglio antidroga".
Ad attendere il presidente Fernando Henrique Cardoso davanti al collegio Militare di Brasilia c'era un manifestante con un cartello: "FHC legalize a THC", come a dire "Presidente legalizza la cannabis". "Presidente, non sono ne' criminale ne' pazzo" e' stata la frase che il manifestante ha rivolto al presidente Cardoso il quale non ha potuto far altro che concordare.
 
 
 
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