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Brasile. Futuro ministro della Giustizia per la legalizzazione di tutte le droghe, ma ...
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Articolo di Donatella Poretti
9 dicembre 2002 15:13
 
L'avvocato Márcio Thomas Bastos, che sara' ministro della Giustizia nel prossimo Governo di Luiz Ignácio Lula da Silva, ha delle idee polemiche nei confronti dello status quo, ma dice chiaramente che una cosa sono le sue idee personali e un'altra e' "l'agenda politica di Lula". Il futuro ministro della Giustizia e' infatti a favore non solo della decriminalizzazione della marijuana, ma anche della cocaina e di tutte le droghe ritenute illecite dalla legislazione brasiliana. Gia' presidente dell'Ordine degli Avvocati del Brasile (Oab), Bastos crede anche che il potere Giudiziario deve essere sottoposto ad un controllo esterno, e propone la creazione di meccanismi di valutazione dell'impegno della polizia.
"Sono a favore della decriminalizzazione dell'uso di tutti gli stupefacenti che esistono. Anche perche', nell'impossibilita' dell'uso, si incrementa lo spaccio", ha detto Bastos, in una intervista pubblicata nell'edizione di agosto del Jornal do Advocado, dell'Ordine degli Avvocati di San Paolo.
Per Bastos, la lotta al narcotraffico deve incentrarsi nelle misure contro il riciclaggio del denaro e non nella punibilita' dei consumatori di piccole quantita' di droghe. Bastos crede che la repressione dei consumatori ha un effetto pubblicitario, di propaganda e aiuta solo a incrementare il commercio illegale, come era avvenuto per il consumo degli alcolici negli Usa durante il proibizionismo. L'alternativa e' quella di mettere bene in evidenza nella legge, la differenza tra il trafficante e il consumatore.
Bastos aveva affrontato questo argomento due mesi prima delle elezioni. Ora, nonostante sia stato scelto per il Ministero, non si sottrae ad affrontare l'argomento. Sentito dal quotidiano brasiliano O Globo, Bastos ha ribadito di essere per la depenalizzazione delle droghe, per quanto non veda le condizioni, ne' nel Governo e ne' nella societa', per portare avanti questa proposta. "Sono a favore della decriminalizzazione delle droghe -ha ripetuto Bastos al giornalista di O Globo-. Ma una cosa sono le mie idee e un'altra e' l'agenda politica di Lula".
Con l'autorevolezza di chi sa addentrarsi nei meandri della Giustizia, percorsi in 45 anni di avvocatura penale, Bastos alza la bandiera del controllo esterno sul potere Giudiziario. Per il futuro ministro, nessuna istituzione funziona in maniera soddisfacente senza il controllo della societa'.
L'idea suggestiva di Bastos e' la creazione di un organo composto da giudici, avvocati, e cittadini comuni, incaricato di verificare il bilancio e il risultato dei doveri istituzionali dei giudici. "E' necessario stabilire misure di controllo e di efficienza".
Bastos non vede, invece, la necessita' di modifiche profonde nella legge penale. Per lui, e' un equivoco ritenere che l'aumento delle pene possa servire come strumento per combattere la criminalita'. L'ex presidente dell'Ordine degli avvocati non ritiene necessaria la costruzione di nuovi presidi penitenziari. La cosa fondamentale e' perfezionare la polizia e il sistema giudiziario per abbassare l'impunita'. "Cio' che fa diminuire la criminalita' non e' la misura della pena, ma la certezza della punizione".
Il futuro ministro comprende che e' necessario riformare la polizia e esigere efficienza, ma non fornisce dettagli su cio' che secondo lui dovrebbe essere modificato. Nel suo programma di governo, Lula si e' impegnato a fare un patto con i governatori e i sindaci in tema di sicurezza. Alla base del patto ci sarebbe la modifica nel sistema di avanzamento delle carriere, l'aumento dell'addestramento e degli stipendi dei poliziotti.
 
 
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