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Bolivia. "Goni" in visita da Bush
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Articolo di Donatella Poretti
15 novembre 2002 20:55
 
Il presidente Gonzalo Sánchez da Lozada (abitualmente chiamato Goni) ha concluso ieri una visita a Washington che aveva tre temi all'ordine del giorno. In realta' erano quattro, anche se l'ultimo non e' mai apparso come argomento ufficiale di conversazione: il futuro politico del leader dei cocaleros, Evo Morales, nel Paese andino. I tre argomenti ufficiali, che Goni non si e' mai stancato di ripetere ad ogni appuntamento pubblico, erano quelli dell'interesse della Bolivia di vendere il gas naturale agli Usa, la richiesta di accelerare i processi commerciali e la richiesta di maggiori risorse finanziarie e di prestiti per un Paese, il suo, che deve scontare quattro anni di recessione economica.
Dopo quasi un'ora di incontro con il presidente George W. Bush, Goni ha tenuto due incontri con la stampa. L'eradicazione della coca continuera' perche' "abbiamo eliminato circa l'80% (delle coltivazioni illegali), ma dobbiamo vincere la guerra e non solamente una battaglia. Dobbiamo finire il lavoro. il piu' velocemente possibile, senza violare i diritti umani e offrendo alternative ai campesinos". Dopo circa 30 minuti Goni si e' presentato nuovamente davanti a telecamere e giornalisti e questa volta ha "precisato" che "non si e' impegnato ne' contro, ne' a favore di una pausa delle eradicazioni".
A questo punto non restera' altro da fare che aspettare, per capire le vere intenzioni del presidente boliviano che i primi di ottobre si era dichiarato disponibile ad una revisione della legge 1008, che regola la coltivazione e la commercializzazione della foglia di coca. Si erano cosi' aperti degli spiragli nello scontro tra i cocaleros del dipartimento del Chapare, guidati da Evo Morales, e il Governo in carica da appena due mesi. Pochi giorni dopo la dichiarazione di disponibilita' di rivedere la legge, aveva anche spiegato che la sua visita negli States sarebbe stata utile per cercare un accordo con il presidente americano per rivedere tutta la politica di sviluppo della Bolivia e per porre fine allo scontro sociale con i contadini della coca.
E se la visita a Washington doveva essere utile in questa direzione, i cocaleros non possono non essere delusi. A sottolinearlo e' lo stesso Morales che intravede la rottura di un dialogo tanto difficile da mantenere in piedi: "il presidente Sánchez de Lozada ci aveva detto che non voleva procedere senza autorizzazioni, e per questo andava negli Stati Uniti, e ora ci dice che continuera' le eradicazioni, in questo modo si sta rompendo il dialogo, pero' vogliamo che sia lui stesso che ci spieghi perche' ha parlato con il presidente degli Stati Uniti.". L'altro leader dei contadini, Felipe Quispe, ha criticato il presidente boliviano definendolo un uomo che ha fatto il doppio gioco, "perche' mentre qui agli indios dice che vuole interrompere l'eradicazione, con i gringos ha pronto il suo machete per tagliare le piante di coca".
 
 
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