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America Latina. Banca Mondiale: la violenza e' la prima causa di morte
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Articolo di Donatella Poretti
10 luglio 2004 19:16
 
Un rapporto della Banca Mondiale ha concluso che la criminalita' e la violenza sono le prime cause di morte in Messico, Brasile, Colombia, Venezuela e El Salvador, e che "dissanguano le economie e i bilanci pubblici" in azioni dell'America Latina e dei Caraibi. E tra le cause della violenza non poteva mancare l'uso di droghe e il narcotraffico.
Secondo lo studio "Violenza, paura, insicurezza e poveri", la Banca Mondiale segnala che dall'inizio degli anni 1980, il tasso di omicidio intenzionale nella regione e' aumentato del 50% e le principali vittime di questo crimine sono stati uomini giovani, la maggioranza tra i 15 e i 20 anni.
I dati resi noti dalla Banca Mondiale, segnalano che la violenza e la criminalita' hanno inoltre aggravato i problemi sociali, economici e politici delle principali citta' latinoamericane, e contemporaneamente hanno generato grandi costi per le economie della regione.
In questo senso la Banca Mondiale cita uno studio realizzato dalla Banca Interamericana dello Sviluppo (BID) del 1999, in cui si stima che i costi della criminalita', compreso il valore dei beni rubati, sono di 16,8 milioni di dollari annuali pari al 14,2% del Prodotto Interno Lordo dell'America Latina. Queste stime comprendono gli effetti della criminalita' sulla produttivita' e gli investimenti, come l'impatto rispetto all'occupazione e ai consumi. La perdita di vite e di salute, le spese per la polizia e il sistema giudiziario penale, cosi' come il costo della sicurezza privata potranno rappresentare perdite economiche addizionali equivalenti al 4,9% del Pil regionale.
Dall'altro canto la Banca Mondiale evidenzia che la regione latinoamericana e' classificata come una delle piu' violente del mondo, in particolare nelle sue aree urbane, e sottolinea che la poverta' e' la principale causa di questo fenomeno.
A fronte di questa fotografia si raccomanda l'adozione di alcune misure come la creazione di una mappa urbana della violenza; la necessita' di tracciare un profilo delle sue caratteristiche; identificarne le cause, gli investimenti e le conseguenze; e concentrare le azioni di riduzione del fenomeno in particolare nelle zone urbane emarginate.
In questo senso la Banca Mondiale ha diffuso la "Guida didattica per i municipi: prevenzione della criminalita' e della violenza nelle citta' dell'America Latina", in cui c'e' scritto: "Frequentemente vengono citate come cause fondamentali dell'aumento della violenza, la rapida urbanizzazione, la persistenza della poverta' e la diseguaglianza, la violenza politica, la natura piu' organizzata della criminalita' e la comparsa dell'uso illegale delle droghe e del narcotraffico".
 
 
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