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Algeria. Lo spaccato di una citta': Tlemcen
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Articolo di Vincenzo Donvito
11 luglio 2004 17:11
 
Il recente sequestro di 380 chili di hashish presso la citta' di Tlemcen (850 mila abitanti, 540 Km ad ovest di Algeri, a 63 Km dal confine con il Marocco), nascosti in un'automobile con targa non algerina, in seguito ad un altro sequestro della settimana precedente, in cui i servizi di sicurezza hanno arrestato una persona con una trentina di chili di droga, sono significativi per capire l'ampiezza del fenomeno droga in zona.
Secondo alcune fonti, poco meno di mille chili sono stati sequestrati nella regione dall'inizio di quest'anno. Questo fa capire che i baroni della droga cercano anche di vendere la potenziale produzione annua di hashish stimata in 1800 tonnellate.
Alcuni osservatori sostengono che nella regione siano piu' di 100 mila le famiglie che vivono grazie a questa pianta. Ma, anche se i sequestri in tutto il Paese sono sempre piu' numerosi e consistenti, resta ancora molto da fare per individuare la mafia che si nasconde dietro un esercito di giovani composto di fattorini, venditori, corrieri. In tutta la zona l'ingresso di queste droghe illegali avviene di continuo, sia di giorno che di notte. Centinaia di giovani vivono grazie a questa attivita' illegale, con risvolti anche sul mercato algerino nel suo complesso, che ne e' inondato. Le grandi quantita' partono comunque verso l'Europa. Nel contempo diversi giovani sono diventati tossicodipendenti.
Per cercare di arginare il fenomeno, il Governo algerino l'anno scorso ha approvato un piano nazionale di lotta contro la droga fino al 2008. Ma il fenomeno del consumo giovanile preoccupa non poco le loro famiglie. Sono parecchi i consumatori di alcool o di una droga che cominciano prima dei 17 anni, con il 20% almeno dedito all'hashish, mentre per il resto consumano essenzialmente cannabis.
"Non c'e' una soluzione miracolosa, ne' in Algeria, ne' in alcun altro posto", sottolineano alcuni osservatori, e aggiungono: "Nonostante siano molte le persone che si sono impegnate per cercare di risolvere il problema, non sono riusciti ad arginare la crescita costante del consumo, grazie all'assenza di soluzioni efficaci".
 
 
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