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 ITALIA - ITALIA - Uso di dorghe alla guida. Assolto. Radicali: ... c'e' un giudice a Cuneo
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Notizia 
11 ottobre 2010 13:44
 
U.G., musicista milanese, sotto processo a Cuneo per guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti (art. 187 del codice della strada), è stato assolto perché il fatto non sussiste. Nonostante il Pubblico Ministero avesse chiesto la condanna a 4 mesi, un'ammenda pari a 2000 euro e la sospensione della patente di guida per 18 mesi, il Giudice ne ha disposto l'assoluzione. Impossibile, infatti, stabilire se il guidatore fosse sotto l'effetto di sostanze stupefacenti al momento dell'accertamento o se, come dichiarato dall'imputato, l'assunzione fosse avvenuta il giorno prima.
In Italia, grazie alla legislazione proibizionista esistente su alcune droghe -hanno dichiarato Giulio Manfredi (Comitato nazionale Radicali Italiani) e di Bruno Mellano (presidente Radicali Italiani)-  è in atto da decenni una persecuzione dei consumatori di cannabis e derivati tramite l'applicazione non corretta delle norme del Codice della Strada. Mentre lo strumento del palloncino o, meglio, dell'etilometro è in grado di verificare uno stato di intossicazione alcoolica in atto e, quindi, punisce giustamente il guidatore alticcio o ubriaco, l'esame delle urine praticato sui consumatori di cannabis e derivati riscontra solamente la presenza di cannabinoidi, che possono essere stati assunti anche giorni o settimane prima, e che, quindi, non incidono minimamente sulle capacità di guida del cittadino fermato dalle forze dell'ordine.
La sentenza del tribunale di Cuneo rappresenta un'eccezione, una felice eccezione (e un prezioso precedente giuridico) in un contesto che vede migliaia di giovani, ogni anno, sottoposti a un umiliante gioco dell'oca, fra accertamenti, esami medici, rinnovi della patente a singhiozzo, che incide pesantemente sulle loro vite e sulle loro finanze.
Forse sarebbe l'ora che questi ragazzi non vivessero più il loro problema in segreto ma appoggiassero apertamente l'unica forza politica, quella radicale, che da trentacinque anni, dalla prima canna fumata da Marco Pannella davanti alle forze di polizia, tenta di porre nell'agenda politica la questione della legalizzazione di tutte le droghe.
Al prossimo congresso di Radicali Italiani, a fine mese, a Chianciano, rilanceremo l'iniziativa antiproibizionista: cari fumatori di cannabis, rimarrete ancora una volta alla finestra?
 
 
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