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 ITALIA - ITALIA - Tossicodipendenze, la Sicilia cambia linee guida su assistenza
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Notizia 
15 settembre 2010 17:05
 
Verra' potenziata e migliorata in Sicilia l'assistenza sanitaria e sociosanitaria alle persone tossicodipendenti, fissando nuove regole per gli enti erogatori delle prestazioni su una materia che finora non ha goduto di precise normative regionali in materia di accreditamento istituzionale. E' stato infatti firmato il decreto - gia' pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana (Gurs) - per la "determinazione dei requisiti minimi standard per l'autorizzazione al funzionamento e per l'accreditamento dei servizi privati per l'assistenza a persone dipendenti da sostanze d'abuso". Nel decreto sono stati disciplinati i requisiti minimi standard tecnico-strutturali, igienico-sanitari e organizzativi ai quali dovranno attenersi scrupolosamente gli enti e le associazioni che erogano prestazioni a favore di "soggetti dipendenti da sostanze d'abuso". In sostanza, questo decreto recepisce a distanza di ben 11 anni, l'atto d'intesa tra Stato e Regioni firmato nel 1999 sulla materia delle tossicodipendenze, e adegua a livello regionale le indicazioni contenute nei decreti, emanati nel 2001 dal presidente del Consiglio, che riguardano gli atti di indirizzo e coordinamento per l'integrazione socio-sanitaria e la definizione dei livelli essenziali di assistenza (Lea).
Grazie a questo decreto verranno messi a sistema modelli assistenziali finora ampiamente disomogenei e non sempre coerenti anche in termini di ricadute economiche sul sistema sanitario regionale e in tema di Lea, saranno armonizzate le risposte di assistenza integrate e verra' privilegiata la qualita' e l'appropriatezza delle prestazioni stabilendo per ciascuna tipologia di servizio precisi requisiti strutturali e organizzativi.
Il decreto con il quale verra' garantita una migliore assistenza ai dipendenti da sostanze d'abuso porta la firma congiunta degli assessori regionali alla Famiglia Nicola Leanza e alla Salute Massimo Russo in ragione delle valenze sanitarie e sociali correlate alle attivita' assistenziali. "Ancora una volta - hanno detto Russo e Leanza - abbiamo posto al centro del sistema dei servizi le esigenze del cittadino al quale dobbiamo offrire tutto l'aiuto possibile per il raggiungimento di condizioni di benessere personale e quindi per un suo definitivo recupero: la centralita' della persona giustifica la particolare attenzione del provvedimento al carattere interdisciplinare degli interventi". In Sicilia, fino ad ora, per il recupero dei dipendenti da sostanze d'abuso hanno operato circa 50 strutture iscritte all'albo ma senza alcun accreditamento specifico. Inoltre, in questo settore e' stata rilevata una forte incidenza della mobilita' passiva, proprio in virtu' del fatto che in Sicilia non era ancora stata recepita l'intesa Stato-Regioni. Adesso il sistema cambiera' radicalmente, garantendo sia una maggiore qualita' assistenziale alle circa 700 persone che fruiscono dei servizi delle comunita' terapeutiche sia ai circa 250 operatori sanitari del settore (terapisti, psicologi, psicoterapeuti, medici, assistenti sociali, pedagogisti, animatori socio culturali, operatori generici). Il decreto e' stato salutato con estrema soddisfazione da Gianni Di Malta, presidente del Cears (coordinamento enti ausiliari regione siciliana) che comprende la quasi totalita' delle strutture siciliane convenzionate e iscritte all'albo degli enti ausiliari. "E' un provvedimento - ha detto Di Malta - che gratifica le professionalita', da' maggiori garanzie ai malati e mette la Sicilia al pari delle altre regioni italiane. Dopo undici anni di chiacchiere, finalmente sono stati rispettati gli impegni presi". Nell'allegato tecnico al decreto sono specificati tutti i requisiti minimi necessari per l'autorizzazione al funzionamento e per l'accreditamento dei servizi erogati da enti e associazioni privati per l'assistenza a persone dipendenti da sostanze d'abuso.
 
 
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