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 ITALIA - ITALIA - Test antidroga nel consiglio comunale di Napoli
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Notizia 
9 novembre 2010 19:07
 
Arrivano nell'aula consiliare di via Verdi, i test antidroga per consiglieri e giunta del Comune di Napoli. Andrea Santoro, del Pdl, ha portato in aula un test antidroga che puo' essere effettuato sulle urine, in grado di rilevare l'assunzione di 4 diversi tipi di sostanze stupefacenti: cocaina, cannabinoidi, metanfetamine e derivati della morfina.
L'occasione per discuterne e' un ordine del giorno, primo firmatario Franco Moxedano dell'Idv che impegna il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino a stipulare un accordo con l'Asl per 'offrire ai consiglieri e ai componenti della Giunta la possibilita' volontaria di sottoporsi al test antidroga'.
L'ordine del giorno e' passato a maggioranza con 23 si', 9 non e 4 astenuti. A favore esponenti di opposizione e maggioranza e lo stesso vale per chi invece ha votato contro l'ordine del giorno.
'Ci sono momenti in cui convenga o no dal punto di vista politico, credo che sia il caso di intervenire per esprimere la mia opinione che non e' da sindaco, ma da 61esimo consigliere - ha sottolineato il primo cittadino - io ho votato a favore perche' sono una vecchia popolare e mi e' stato insegnato 'Forti e liberi''. La linea del Pd, il partito del sindaco, e' stata quella di votare contro l'ordine del giorno. 'Se parliamo di una scelta tra guerra e pace - ha sottolineato - non avrei liberta' di scelta, ma stiamo discutendo dell'analisi di un capello o delle urine e quindi scelgo in libertà di coscienza.
Ognuno ha le sue idee, convinzioni e dubbi, ma quello che si sta cercando di fare adesso è un inizio, di dare l'immagine che il Consilgio comunale scelga liberamente di sottoporsi al test, trasmettendo un messaggio forte per la prevenzione'. La Iervolino ha comunque ricordato all'aula che, in base all'articolo 32 della Costituzione, non si puo' essere sottoposti a trattamenti sanitari obbligatori; resta, percio', in relazione al test antidroga, la volontarieta' di ognuno.
Per Santoro, sono le istituzioni a dover dare 'per prime il buon esempio' e ha ricordato la morte di un diciassettenne, avvenuta a Milano per aver preso parte a un rave party e di un altro ragazzo che ha perso la vita, a Napoli, tre anni fa durante una festa di Halloween alla Mostra d'Oltremare. Poi ha distribuito i test e il primo a chiederne uno e' stata il sindaco.
'Quest'aula non e' un ambulatorio - ha affermato il presidente del Consiglio comunale Leonardo Impegno - trovo che si tratti di una proposta demagogica e populistica. I problemi da risolvere sono altri'. Di operazione demagogica parla anche Francesco Nicodemo del Pd che ha ricordato la riservatezza sui risultati dei test antidroga.
'Non ho alcun problema a farlo - ha precisato - ma se ci fossero risultati positivi, saremmo tutti colpevoli agli occhi dell'opinione pubblica'. Tra le fila del Pd contrario all'odg Emilio Di Marzio che parla di 'atto illiberale , da Stato di polizia dove, attraverso il controllo preventivo, si cerca il reo'. Per Franceso Minisci, di Sel, l'aver portato e distribuito in aula i test antidroga e' stata 'una prova da circo mediatico'.
 
 
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