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 CINA - CINA - Studio: elettroagopuntura provoca aumento endocannabinoidi
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Notizia 
3 maggio 2010 10:59
 
 Già nel 1989 si era notato che il tetraidrocannabinolo, cioè il componente principale della Cannabis, era in grado di aumentare l’effetto antidolorifico dell’agopuntura (Xu SF et al., 1989). Il dato non è scontato: talora gli analgesici si comportano in modo antagonista fra loro, così che la loro somministrazione simultanea invece che un potenziamento provoca una riduzione degli effetti sperati.
Più di recente Autori cinesi hanno dimostrato, in un modello sperimentale e non clinico, che l’elettroagopuntura provoca un aumento dell’anadamide nei tessuti degli animali. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Pain. L’anandamide è un endocannabinoide, cioè una sostanza che il nostro organismo, e quello degli animali, produce e che ha effetti simili a quelli dei cannabinoidi, i componenti attivi della Cannabis. Un antagonista dei recettori cellulari dei cannabinoidi detti CB1 non alterava l’effetto analgesico dell’agopuntura, che invece era ridotto da un antagonista dell’altro tipo di recettore, il CB2, e ciò suggerisce che l’elettroagopuntura potenzi il rilascio dell’anandamide dai tessuti infiammati, e che l’attivazione dei recettori periferici CB2 contribuisca all’effetto analgesico della metodica.
(Fonte: Francesco Crestani, medico-chirurgo, presidente Associazione Cannabis Terapeutica)
 
 
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