L'ultima manifestazione contro l'apertura della nuova narcosala di Vall d'Hebron a Barcelona ha prodotto danni per la cifra di 23 mila euro. E' la quarta protesta di piazza organizzata dagli abitanti e dai commercianti del quartiere contro la narcosala che dovrebbe aprire alla fine del mese di luglio. Dei 1.500 partecipanti 400 hanno sfondato il recinto metallico e sono entrati dentro i locali distruggendo porte, finestre, pareti e tutto quello che hanno trovato lungo il loro cammino, come ad esempio i sanitari del bagno.
Gli atti vandalici non fermeranno l'amministrazione, che nel frattempo si e' fatta parte in causa contro gli aggressori. Imma Mayol, presidente dell'Agenzia di Salute Pubblica di Barcelona (ASPB), spiega: "manteniamo aperto il dialogo con gli abitanti, con i quali abbiamo avuto oltre 10 riunioni negli ultimi due mesi, ma non interromperemo la partenza del centro". E' dimostrato che questo tipo di ambienti non producono ne' maggiore delinquenza ne' un aumento di traffico di droghe, nonostante questo visto l'allarme verra' dispiegato un dispositivo di poliziotti per garantire la sicurezza degli abitanti, ha spiegato la Mayol.
Linea dura anche sull'altro fronte e una promessa: le manifestazioni proseguiranno "fino a che non verra' bloccata la narcosala". Manuel Bello, presidente dell'associazione Parc de Vall d'Hebron non ha neppure scartato la possibilita' che ci siano nuovi attacchi violenti: "la gente e' molto infastidita e non possiamo controllarla, per cui puo' succedere qualsiasi cosa".
La struttura e' di 120 metri quadrati, di questi, 100 saranno destinati per prestare cure e assistenza ai tossicodipendenti, mentre in un ambiente di 20 metri quadrati ci sara' la vera e propria narcosala, cioe' la stanza in cui i tossici potranno iniettarsi lo stupefacente in condizioni igieniche controllate.