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 U.E. - U.E. - Russia chiede collaborazione Ue contro oppio afghano
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14 aprile 2010 17:10
 
L'Unione Europea e la Russia, rispettivamente primo e terzo mercato al mondo per l'eroina, vogliono collaborare con l'obiettivo di sradicare le coltivazioni di oppio in Afghanistan. A parlarne sono stati oggi a Bruxelles Pino Arlacchi, eurodeputato dell'Italia dei Valori e relatore per l'Afghanistan al Parlamento europeo, gia' direttore dell'agenzia dell'Onu per il controllo delle droghe, e Viktor Petrovich Ivanov, responsabile del Servizio federale russo per il controllo dei narcotici.
"Il 'fatturato' della produzione di droga in Afghanistan si aggira intorno ai 50 miliardi di dollari, una cifra superiore al Pil di Paesi come la Slovenia e la Croazia e vicina al Pil di Paesi produttori di petrolio come l'Iraq e la Libia", sostiene Ivanov, secondo cui rispetto al 2001, anno della caduta del regime dei Talebani, la produzione di oppio in Afghanistan "e' aumentata di 40 volte".
Dopo aver riferito che "l'Ue consuma 750 milioni di tonnellate di oppio all'anno e la Russia 550 milioni", il responsabile dell'antidroga di Mosca ha spiegato in dettaglio il piano del suo Paese per sradicare le coltivazioni, un piano in sette punti che il mese scorso ha gia' presentato alla Nato, con cui pero' "ci sono divergenze: per noi la distruzione dei campi di oppio e' un imperativo politico, mentre l'Alleanza pensa alle difficolta' dei contadini, che verrebbero privati della loro unica fonte di reddito, ma questo per noi e' immorale, perche' significa legittimare la produzione di droga".
I sette punti del piano russo prevedono, tra l'altro, la messa a punto di un programma di sviluppo economico per la creazione di due milioni di posti di lavoro per i cittadini afghani che vada di pari passo con l'eliminazione dei campi, l'introduzione di sanzioni contro i proprietari terrieri che affittano le loro terre per la coltivazione di oppio, l'affidamento all'Isaf di un mandato specifico per lo sradicamento delle colture e poi l'addestramento di polizia antidroga (Mosca quest'anno si e' gia' impegnata a formare 225 agenti nell'ambito di un programma del Consiglio Nato-Russia).
"Ue e Russia non hanno altra strada che quella di collaborare - ha sottolineato Arlacchi - perche' lo sradicamento delle coltivazioni di oppio si incrocia con la lotta al terrorismo e con l'impegno per la stabilizzazione dell'Afghanistan". "Nel 2001 - ha ricordato ancora l'europarlamentare dell'Idv, che quell'anno era ancora a capo dell'Undccp - non c'era piu' produzione di droga. Quello che e' avvenuto dopo e' molto triste, perche' c'e' stato un accordo di fatto tra le forze internazionali e i signori della guerra in cambio del loro impegno nella lotta al terrorismo. Ora l'amministrazione Obama sta cercando di riparare a quello che e' stato fatto".
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