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 ITALIA - ITALIA - Rave party e spaccio droghe. Condannati gli organizzatori che non lo contrastarono
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15 aprile 2010 19:22
 
Non vigilarono e non fecero nulla contro lo spaccio durante i party da loro organizzati. Con questa condotta di fatto tollerarono la diffusione della droga che durante la festa dell'1 maggio 2006 provoco' il ricovero in Rianimazione di una ragazza di 21 anni. Per questo il gup di Bologna, Andrea Scarpa, ha condannato quattro dei cinque organizzatori di quell'evento che venne organizzato al Cacubo, il locale dell'ex macello di Santa Caterina di Quarto, a pochi passi dal capoluogo emiliano, trasformato in un centro sociale.
Secondo l'accusa i quattro sapevano che nel locale c'era lo spaccio e non hanno fatto nulla per contrastarlo. Per questo in abbreviato sono stati condannati a 18 mesi di reclusione con pena sospesa. Devono rispondere pure di occupazione abusiva per il quale e' stato inflitta loro una multa di 500 euro. Stessa multa per altri sei loro amici che hanno patteggiato l'accusa di occupazione abusiva dell'ex macello. Altri nove imputati invece hanno scelto di andare al dibattimento. I reati comunque sono coperti da indulto.
Il pm Lorenzo Gestri, che ha condotto le indagini della polizia, aveva chiesto due anni e mezzo per cinque degli imputati senza il riconoscimento delle attenuanti generiche anche se tutti incensurati. Le indagini hanno dimostrato che i cinque erano gestori di fatto del locale almeno per quanto riguarda i party che li' si svolgevano. A loro erano intestati i conti correnti postali che venivano aperti prima delle kermesse e sui quali il giorno dopo venivano accreditati gli incassi. In un computer sequestrato e di proprieta' di uno dei quattro condannati a 18 mesi gli inquirenti hanno trovato immagini in cui si vedono persone che tagliano la droga su dei cd.
L'1 maggio di quattro anni fa una ragazza di 21 anni di Pieve di Cento si senti' male dopo aver bevuto da una bottiglia d'acqua in cui poco prima era stata sciolta dell'ecstasy. Soccorsa venne portata al Sant'Orsola in coma. Ai familiari aveva detto che avrebbe passato il primo maggio a Riccione con gli amici dove avrebbe partecipato all'inaugurazione di uno stabilimento balneare. In realta' aveva preso la corriera e raggiunto il fidanzato e un'amica al Cacubo dove poi si sfioro' la tragedia.
 
 
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