Il Peru' ha sospeso temporaneamente il programma per l'eradicazione delle piantagioni di coca, situate nell'Alto Huallaga, nel centro del Paese, in seguito alle crescenti proteste dei contadini della zona per la mancanza di aiuti per coltivazioni alternative e perche' i terreni sono stati resi inservibili per altri prodotti. Lo hanno reso noto ieri i giornali di Lima.
Provida, l'agenzia antidroga peruviana, ha anche sospeso il programma portato avanti dall'organismo privato americano Care, con il quale si cerca di convincere i contadini a sostituire le coltivazioni di coca con altri prodotti.
Le decisioni in tal senso sono state annunciate a pochi giorni dalla visita effettuata in Peru' da Andrews Natsios, il direttore dell'Agenzia per lo sviluppo degli Stati Uniti (Usaid) che finanzia in tutto il mondo i programmi alternativi alle piantagioni di coca e papavero da eroina e che, proprio al governo di Lima, ha destinato per il 2002 la quarta somma piu' alta, circa 161 milioni di euro.
Nell'Alto Huallaga si trovano un terzo dei 34.000 ettari di piantagioni di coca del Peru' dove il costo di un chilo di foglie di coca sarebbe passato dai 0,70 euro di alcuni anni fa ai 3 euro attuali.