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 AFGHANISTAN - AFGHANISTAN - Narcotraffico. Russia critica Nato: poco contrasto
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Notizia 
5 marzo 2010 13:12
 
La Nato fa poco per fermare il fiume di droga che, prodotto in Afghanistan, invade la Russia e il mondo. L'accusa, non nuova, viene da Mosca, che da tempo chiede agli Stati uniti e ai loro alleati uno sforzo piú stringente su questo problema.
"Noi chiediamo con fermezza un piú attivo coinvolgimento da parte della Forza internazionale d'assistenza per la sicurezza in Afghanistan (Isaf, a guida Nato, ndr.) nell'azione contro la minaccia della droga che ha origine in Afghanistan", ha affermato il viceministro degli Esteri russo Alexsander Yakovenko, parlando con l'agenzia di stampa Interfax.
Yakovenko ha ricordato che questo mese il Consiglio di sicurezza delle Nazioni uniti discuterà della possibilità di estendere il mandato della Missione d'assistenza Onu in Afghanistan (Unama).
"Il tema di estendere il mandato non è ozioso per noi. Dobbiamo notare, con preoccupazione che, a dispetto di tutti gli sforzi che sono stati fatti dalla comunità internazionale, la situazione in Afghanistan rimane estremamente precaria", ha spiegato il ministro. La questione del narcotraffico è da diverso tempo uno dei cavalli di battaglia della politica estera della Russia rispetto all'Afghanistan. Il paese centro-asiatico produce oltre il 90 per cento dell'eroina mondiale. La Russia si trova su una delle vie della droga piú battute e ne vive le devastanti conseguenze sociali.
 
 
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