Budapest è diventata una "piccola Hanoi" della droga. Lo sostiene oggi il quotidiano Nepszabadsag, ripreso dall'agenzia di stampa Mti, sulla base del fatto che il traffico di stupefacenti è ormai nelle mani di bande criminali vietnamite.
La richiesta di cocaina, marijuana e anfetamine, secondo la polizia della capitale magiara, è in veloce aumento, mentre cala il consumo di ecstasy e di eroina.
Da quando i vietnamiti hanno assunto il controllo del narcotraffico a Budapest, secondo quanto riferisce il capo dell'antidroga della polizia Norbert Rodler, sono stati immessi nel mercato grandi quantitativi di marijuana, che hanno spinto verso il basso i prezzi.
I vietnamiti, secondo il giornale, gestiscono importanti piantagioni di marijuana nella contea di Pest e nel nord-est del paese. Roder stima che, nella sola Budapest, ci siano qualcosa come 100mila tossicodipendenti.