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 MESSICO - MESSICO - Narcoguerra. Wikileaks: i cartelli potrebbero sopraffarre il Paese
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3 dicembre 2010 8:53
 
Le autorità messicane temono che alcune regioni del Paese possano finire sotto il controllo dei trafficanti di droga. Lo scrive in un cablogramma dell'ottobre del 2009 inviato a Washington Carlos Pascual, numero uno dell'ambasciata Usa a Città del Messico, che cita il sottosegretario agli Interni, Geronimo Gutierrez Fernandez "che ha espresso una reale preoccupazione" in riunioni non ufficiali.
Secondo Gutierrez, si legge sul rapporto firmato da Pascual, diffuso dal sito Wikileaks e ripreso da numerosi quotidiani internazionali, la situazione sta danneggiando la reputazione del Messico sia all'interno che all'estero e se il presidente Felipe Calderon non dovesse ottenere "un successo tangibile riconoscibile dai messicani" nella guerra contro i cartelli della droga, "sarà difficile sostenere il confronto nella prossima amministrazione".
Il memorandum, classificato e segreto della sede diplomatica Usa, è in contrasto con la versione ufficiale data da Usa e Messico circa la lotta al crimine organizzato. All'epoca del dispaccio, Calderon sosteneva che il picco di violenze legate al controllo degli stupefacenti, che hanno provocato la morte di 28.000 persone dal 2006, era il segno che i cartelli della droga erano alla corda e che il governo controllava ormai tutte le aree del Paese.

 
 
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