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 MESSICO - MESSICO - Narcoguerra. 80% morti per rivalita' tra bande
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31 agosto 2010 19:26
 
Il segretario del Consiglio di sicurezza nazionale messicano, Alejandro Poire' Romero, ha dichiarato che l'80% dei 28.353 morti per la guerra al narcotraffico sono derivati da sette conflitti in corso tra i vari cartelli della droga.
Il cartello di Sinaloa e' quello con il maggior numero di avversari, secondo Poire' Romero. Il contenzioso Sinaloa-Juarez e' il piu' cruento (8.236 omicidi) per antiche rivalita' e per la supremazia sulla piazza di Ciudad Juarez, gli scontri si svolgono anche in altri Stati del Paese, Chihuahua, Durango e parte di Sinaloa.
Gli altri nemici storici del cartello di Sinaloa sono quelli dei Bertan Leyva (5.864 omicidi). La guerra e' partita con la rottura dei rapporti tra i fratelli Beltran Leyva e Joaquin El Chapo Guzman Loera.
La guerra tra i cartelli di Sinaloa e del Golfo (3.199 omicidi) e' la piu' estesa nel paese, dal nord, sulle strade della produzione della droga, e il sud, negli stati da dove entrano gli stupefacenti.
Infine i narcotrafficanti di Sinaloa sono in guerra con la banda di Arellano Felix (1.798 morti), nella Baja California.
La lotta tra il grande cartello de La Familia contro i sicari del gruppo Golfo-Los Zetas (1.744 esecuzioni) deriva dall'emancipazione del gruppo dello stato di Michoacan, che ha iniziato a settembre del 2006 la macabra usanza di uccidere i loro avversari, decapitarli e lasciare le teste abbandonate nelle strade della citta'.
Alla fine del 2009 il cartello del Golfo e dei Los Zetas (di cui fanno parte molti ex militari) si e' scisso in due bande rivali che si contendono il territorio degli stati di Tamaulipas e Nuevo Leon (1328 morti).
La Famiglia Michoacana e' anche in conflitto con i fratelli Beltran Leyva.
 
 
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