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 ITALIA - ITALIA - Morte Cucchi, la sorella: vogliamo essere risarciti con la verità
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Notizia 
12 ottobre 2010 19:04
 
"La pena di morte in Italia non esiste, ma per mio fratello e' stata applicata'. Lo ha detto Ilaria Cucchi, intervenuta alla trasmissione "24 Mattino" su Radio 24, a un anno dalla morte del fratello Stefano, arrestato il 15 ottobre a Roma e morto dopo qualche giorno in circostanze mai chiarite. Cucchi, commentando il risarcimento di 2 milioni di euro ottenuto dalla famiglia di Federico Aldrovandi, morto durante un fermo di polizia a Ferrara, ha affermato: "Il risarcimento che chiedo allo Stato e' semplicemente la verita', verita' da cui oggi siamo lontani".
"Paragonare un risarcimento economico a una vita umana mette davvero tristezza - ha detto - ma e' importante come segnale, e' un modo dello Stato per ammettere che al proprio interno qualcosa non ha funzionato e quel qualcosa e' costato la vita a qualcuno. E' quasi un modo di chiedere scusa, allora assume un contesto diverso. Un risarcimento per la nostra famiglia? Noi siamo all'inizio di questo percorso, parlarne mi sembra talmente impensabile. Il risarcimento che chiedo allo Stato e' la verita', da cui oggi siamo lontani".
"Ho l'impressione che arriveremo alla fine di un processo - ha detto ancora Ilaria Cucchi - in cui verra' fuori una qualche giustizia di comodo ma non la verita' su cio' che e' successo a mio fratello'. Ilaria Cucchi ha scritto un libro sulla morte di Stefano: 'Mio fratello aveva sbagliato, ma aveva una famiglia alle spalle, normale. E' stato inghiottito dalle istituzioni, e dopo sei giorni e' morto in condizioni disumane. Mio fratello aveva sbagliato, sono la prima a dirlo, ma chi deve rispettare le leggi deve tutelare l'essere umano. Non esiste la pena di morte in Italia, nel caso di mio fratello e' stata applicata'.
Infine e' tornata sulla polemica con il sottosegretario Giovanardi che disse a Radio 24 che Cucchi era morto 'perche' anoressico e tossicodipendente e la droga ha rovinato la sua vita': 'Non c'e' mai stato un vero chiarimento tra di noi - ha detto Ilaria Cucchi - Giovanardi mi telefono' cercando di spiegarmi il senso delle sue parole. Ma continuo a pensare che siano state parole, oltre che false, inopportune nei confronti di una famiglia che stava soffrendo e di una persona che non poteva difendersi piu'. Mio fratello non e' morto perche' era tossicodipendente o perche' si faceva gli spinelli a 16 anni, mio fratello e' stato ucciso, e' una cosa diversa'.
 
 
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