'Da piu' di 40 giorni abbiamo presentato come garanti dei detenuti una lettera aperta al presidente del Consiglio Monti in cui chiediamo un intervento risolutivo contro il sovraffollamento per cambiare la legge sulle droghe in modo che non entrino in carcere i colpevoli di reati di lieve entita' e possano uscire i tossicodipendenti.
Ancora non c'e' una risposta e siamo davanti a un comportamento che non e' da tecnici ma da cafoni'. Lo ha detto il garante dei detenuti del Comune di Firenze Franco Corleone a margine oggi di un convegno internazionale. Al centro dell'appuntamento la situazione carceraria di vari paesi europei e in America a confronto con quella italiana.
Intanto, ha aggiunto, 'continua il digiuno a staffetta per chiedere al Governo un cambiamento su questi temi e lo porteremo avanti fino alle elezioni'. Secondo Corleone 'la situazione delle carceri e' in contraddizione con i diritti umani e con la Costituzione. Il sovraffollamento non e' un fatto naturale ma che deriva dalla persecuzione nei confronti di immigrati, tossicodipendenti, poveri o assuntori di sostanze stupefacenti.
Le carceri sono un contenitore di pseudo devianza e vi sono tante persone che in realta' non dovrebbero starci.