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Mondo. Costa (Onu), stiamo vincendo la guerra alla cocaina
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Notizia 
24 luglio 2009 18:41
 
'Nel mondo si sta ormai confiscando quasi la meta' di tutta la cocaina prodotta. Le coltivazioni sono scese del 10%. In media, negli ultimi due anni si e' confiscata tra il 40 e il 47% della produzione'. Lo ha detto ai microfoni di CNR-MEDIA Antonio Costa, direttore generale dell'Unodc, l'agenzia dell'Onu sulla droga e sul crimine organizzato.
'La purezza, la qualita' del prodotto - ha detto ancora Costa - sta diminuendo. Il prezzo sta aumentando per le difficolta' di trasporto. Il mercato e' in stato di confusione.
E ci sono nuove rotte. Oggi gli approdi principali per la droga che arriva dai paesi andini sono i paesi dell'Africa equatoriale e dell'Africa occidentale. Il prezzo dei 'grossisti' sale ma in Europa il costo al dettaglio scende perche' la sostanza e' sempre piu' tagliata'.

I RADICALI: COSTA SMENTITO DA BERLUSCONI - A pag. 123 della Relazione del governo Berlusconi al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia (presentata a inizio luglio) si legge: ".In questi ultimi anni si è assistito ad un aumento degli investimenti da parte delle varie organizzazioni criminali, soprattutto sul mercato della droga che sembra essere il più redditizio e nel quale convertire proventi che vengono dalle attività di sfruttamento della prostituzione e di altre azioni illegali. Questo ha comportato un incremento del volume totale di droghe circolanti con un aumento dell'offerta e una maggior competizione che ha portato alla fine a favorire le condizioni di cessione e accesso alle sostanze incrementando, quindi, la domanda che appare sempre più stimolata da questo aumento pressante dell'offerta e della sua capillarizzata e variegata distribuzione.".
A pag. 125 della Relazione, si evince da una tabella che i sequestri di cocaina in Italia nel 2008 sono aumentati del 4,7% rispetto al 2007; a pag.128, si evince da un'altra tabella che i sequestri di cocaina in Italia sono rimasti sostanzialmente costanti dal 2002 al 2008.
Bruno Mellano (presidente di Radicali Italiani) e Giulio Manfredi (vice-presidente Comitato nazionale Radicali Italiani) hanno dichiarato:
In Italia è proposta con successo la "tequila boom boom" (dal rumore del bicchierino di tequila sbattuto dal cameriere sul tavolo); in Messico la "tequila boom boom" è sconosciuta.
Anche le dichiarazioni di Antonio Costa hanno molto successo sulle agenzie; peccato che non trovino alcun riscontro nella realtà, come abbiamo dimostrato citando un documento, la Relazione del governo sulle tossicodipendenze, prodotto non dagli antiproibizionisti radicali ma dal campione del proibizionismo italico, il sottosegretario Carlo Giovanardi.
Comprendiamo che il Dr. Costa debba giustificare i costi pagati anche dai cittadini italiani per l'enorme burocrazia antidroga dell'Onu, ma cerchi di essere più credibile nelle sue affermazioni. Altrimenti qualcuno potrebbe raccoglierle tutte in un libro dal titolo "IL COSTA BOOM BOOM".
 
 
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