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 ITALIA - ITALIA - Million marijuana march, 8 maggio appuntamento a Roma
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Notizia 
5 maggio 2010 5:43
 
L’appuntamento per i consumatori di marijuana è per sabato 8 maggio, alle 16, in piazza dei Partigiani, a Roma. Altre manifestazioni sono previste in tutto il mondo.
Come ormai ogni anno dal 2001 sabato 8 maggio si terrà il decimo appuntamento con la Million marijuana march. A Roma e in altre trecento piazze del mondo i consumatori della pianta dai tanti benefici, si daranno appuntamento alle ore 16 a piazza dei Partigiani fino a Piazza Bocca della Verità, dove migliaia di persone al seguito dei carri con i sound [esclusivamente reggae per scelta degli organizzatori] invaderanno il centro della capitale fino alle 23. Tre sono gli obiettivi dell’iniziativa, uguali in tutto il mondo: fine delle persecuzioni per i consumatori, diritto all’uso terapeutico della cannabis per i pazienti, diritto a coltivare liberamente una pianta che è parte del patrimonio botanico del pianeta.
Tutte le ultime edizioni della Million Marijuana March sono state dedicate alle vittime del proibizionismo, Giuseppe Ales, Federico Aldrovandi, Alberto Mercuriali, Aldo Bianzino, uccisi non dalla «droga» ma da «leggi proibizioniste, come la Fini-Giovanardi» si legge nel comunicato degli organizzatori. Quest’anno sul manifesto dell’iniziativa, una colomba tiene nel becco una foglia di marijuana, la dedica è a «tutte le vittime del proibizionismo massacrate di botte in galera o ancora prima di arrivarci». È evidente il riferimento a Stefano Cucchi morto in ottobre nell’ospedale Pertini di Roma, appena una settimana dopo l’arresto per pochi grammi di marijuana.
A differenza degli altri anni, gli organizzatori tengono a precisare che non sarà una Street parade come tutte le altre, ma solo carri con musica reggae. Un genere musicale che, secondo i promotori, meglio si concilia con lo spirito della manifestazione, mentre restano esclusi dalla marcia i sound di musica elettronica che negli ultimi anni hanno partecipato all’evento. «L’organizzazione ha deciso di rifondare la Million, con meno carri e solo di musica reggae, perché è meglio essere in numero minore ma molto più comunicativi, consapevoli e non criminalizzabili».
«In un paese dove giorno dopo giorno vengono progressivamente cancellati i basilari diritti civili di cittadinanza, non sarà un corteo funebre né una street parade ma una marcia che esprima la nostra gioia e voglia di vivere in antitesi all’immagine kriminal/patogena che i proibizionisti amano spacciare di noi», si legge ancora nel comunicato. La decisione ha scatenato polemiche tra gli esclusi, sia sui blog dedicati all’evento che sui social network. Molti dei carri di musica elettronica che da anni partecipano all’evento si sono sentiti dire un secco «no» dagli organizzatori. «Non saranno accettati carri non autorizzati». Aggiungono i promotori: «Ci dispiace dover tagliare gli altri generi musicali, ma semplicemente quello che si è determinato nell’ultima edizione è un meccanismo enorme che noi non siamo in grado di gestire».
L’appuntamento comunque per gli amanti della cannabis e dei suoi effetti benefici e per chi la vuole libera dal narcotraffico, è per sabato 8 maggio a alle 16 a piazza dei Partigiani in zona ostiense.

L' Associazione Radicale Antiproibizionisti ha aderito alla manifestazione. Segue la dichiarazione di Claudia Sterzi, segretaria dell'associazione.
Gli organizzatori della MMM comunicano: "Tre sono gli obiettivi dell’iniziativa, uguali in tutto il mondo: fine delle persecuzioni per i consumatori, diritto all’uso terapeutico della cannabis per i pazienti, diritto a coltivare liberamente una pianta che è parte del patrimonio botanico del pianeta." Questi obiettivi sono perfettamente concordi con gli obiettivi dell'Associazione Radicale Antiproibizionisti, che quindi aderisce all' iniziativa e sarà presente. La difesa dei diritti dei consumatori, dei malati, dei coltivatori vede infatti impegnati da più di trenta anni i radicali, dalla prima disobbedienza civile di Marco Pannella del 1975 attraverso iniziative referendarie, legislative e nonviolente. Condividiamo anche la dedica di questa edizione, a «tutte le vittime del proibizionismo massacrate di botte in galera o ancora prima di arrivarci», e vogliamo aggiungere alla dedica anche tutti i consumatori, i tossicodipendenti e i coltivatori segregati nelle carceri italiane; l'iniziativa nonviolenta in corso, dell' On. Rita Bernardini, deputata radicale, in sciopero della fame da tre settimane per l'approvazione di urgenti misure alternative alla detenzione, riguarda anche loro, visto che il 40% degli arresti in Italia avviene per violazione della legge sulle droghe.
 
 
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